(A.Pugliese) – Adesso è il momento di Rudi Garcia, il prossimo passo (imminente) è la sua firma. Dopo aver messo in cassaforte quella di Pjanic, del resto, James Pallotta prima di tornare negli Usa vuole incassare anche quella del tecnico francese, uno dei pilastri della Roma del futuro. «Mi piacerebbe che sia il nostro Alex Ferguson», ha detto il presidente giallorosso su Rudi. Magari, oggi parleranno anche di questo, anche se prevedere un «impegno a vita», come ha detto il d.s. Sabatini con una bella suggestione, è francamente difficile.
L’ACCORDO A Roma c’è Pascal Boisseau, agente di Garcia e di Gervinho. Ha visto la sfida con la Juve, in questi giorni sta mettendo a punto con la dirigenza giallorossa i dettagli del rinnovo del francese (e l’adeguamento dell’attaccante ivoriano, che vedrà aumentare i 2,3 milioni attuali). Garcia firmerà fino al 2017, ad una cifra intorno ai 2,5 milioni di euro a stagione (quasi il doppio rispetto all’accordo attuale, in scadenza nel 2015), a cui andranno aggiunti i bonus legati ai risultati. «Rimarrà a lungo con noi», ha detto Pallotta venerdì. Prima di andarsene (domani o al massimo giovedì), incasserà la firma.
A QUATTR’OCCHI Rudi, però, vuole parlare con il suo presidente, per capire potenzialità, obiettivi e desideri del club. «Dopo alcune brutte esperienza passate, voglio un rapporto diretto con il mio presidente», ha scritto nell’autobiografia. Con lui non parlerà di mercato, è ovvio, quello avverrà con il d.s. Sabatini ed il d.g. Baldissoni, ma toccherà argomenti «strategici». Il francese punta a competere in Europa e per farlo vuole la conferma della rosa attuale (da completare e rinforzare, «in qualità e quantità, la Champions toglie energie», ha detto Rudi) e del suo staff ed il miglioramento di alcune cose: dalle strutture di allenamento ad una migliore organizzazione della logistica.
STADIO E MERCATO E mentre il Ceo di Unicredit Federico Ghizzoni tiene ancora in stand-by Chen Feng («Non ci sono novità e non mi aspetto sviluppi a breve»), tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima verrà consegnato al Comune di Roma il progetto definitivo per lo stadio di Tor di Valle (da quel momento, 90 giorni per la valutazione della Conferenza dei servizi).
Nel frattempo, con Pallotta il management della Roma parlerà anche di mercato: come esterno sinistro Kolarov è quasi out, potrebbe tornare in auge Digne, vecchio pallino di Garcia al Lilla. Davanti, invece, se Immobile dovesse andare al Borussia Dortmund, la pista Aubameyang diventerebbe più facile, anche se ci vogliono circa 15 milioni.
Ed in uscita? A Trigoria assicurano che né Benatia (inseguito da Bayern e Chelsea) né Strootman (Van Gaal farebbe carte false per portarlo allo United) lasceranno Roma. Le strade del mercato, però, sono infinite. Dovesse andar via Kevin, è pronto l’assalto a Paulinho.