(A.Pugliese) I giocatori sfilano via, le facce sono quelle incredule di chi non sa da dove partire.Eppure un motivo c’è per capire la figuraccia di Catania ed è quello di un gruppo arrivato scarico ad un passo dalla meta. «Loro avevano delle motivazioni molto forti, ma anche noi ne avremmo dovute avere — dice alla fine il d.s. Walter Sabatini — Non serve sempre un obiettivo per trovare gli stimoli giusti, da questo punto di vista dobbiamo imparare e crescere. Siamo scivolati, ma dopo dieci mesi di sacrifici ci può stare, anche perché la squadra era in una condizione a dir poco precaria, tra squalifiche, infortuni ed acciacchi. Seppur nella delusione, voglio rendere onore ad un gruppo e ad un allenatore che fin qui hanno fatto una stagione straordinaria».
RESA PSICOLOGICA Come gli compete in questi casi, Sabatini difende i suoi fino alla fine. «È stato un corto circuito, ma forse a volte fa anche bene scivolare — continua il d.s. — Conclamato lo scudetto alla Juventus, c’è stata la resa dal punto di vista psicologico. Ma veniamo da un percorso molto bello, dove l’empatia tra il gruppo e l’allenatore ha fatto la differenza. Ora dobbiamo ripartire da qui, cercando un’identità definitiva. La Champions? L’obiettivo è mantenere questa intelaiatura, andando a rinforzare l’organico». Un bel test di prova ci sarà già domenica, contro la Juve. «E lì sono certo che i ragazzi si sapranno far perdonare questo scivolone. Queste partite sono la base da cui ripartire per essere competitivi anche l’anno prossimo».
ANCORA MEHDI Intanto Garcia può ripartire da una bella notizia, i 30 minuti di ieri di Mehdi Benatia. Dopo oltre 20 giorni di assenza, per il difensore marocchino c’è stata la staffetta con Castan, anche lui non al meglio. E Benatia ha dimostrato di essere già in buone condizioni, anche se ovviamente in questa settimana dovrà lavorare per aumentare la tenuta atletica. «Non sono ancora al 100%, per questo abbiamo deciso di giocare solo uno spezzone di partita — dice Mehdi — Ci tenevamo a fare bella figura, perdere così è davvero brutto, anche se è una sconfitta che non cancella l’ottima stagione svolta fin qui». Che poi potrebbe avere un sussulto domenica con la Juve. «Batterli ancora sarebbe una grandissima soddisfazione — continua Benatia — Guardando a questa sconfitta di Catania, il distacco con loro è veritiero, ma se pensiamo a tutta la stagione no. E lo vogliamo dimostrare proprio in questa sfida dell’Olimpico».
RITORNO AL PASSATO Al centro della difesa ieri è tornato per la prima volta anche Alessio Romagnoli, finora impegnato da Garcia come esterno sinistro. Che, al dispetto dei suoi 19 anni, va giù duro come un macigno. «È stata una gara affrontata male, abbiamo sbagliato ad affrontare il Catania con leggerezza. Perdere può succedere, ma calare di attenzione così no. Alla Juve ci teniamo, è una partita che qui a Roma si sa, vale molto». Se lui ci sarà o no, dipenderà da tante cose. Intanto Alessio vola però verso il rinnovo contrattuale. Almeno questa, resta una bella notizia.