(A.Pugliese) Nei vari meandri del mercato estivo, il suo nome si è già intrufolato in più pertugi. Uno porta fino in Inghilterra, dalle parti di Liverpool, l’altro diretto a Madrid, sponda Atletico. I «Reds» ed i «Colchoneros» sono solo due delle squadre interessate ai servigi futuri di Adem Ljajic, il folletto serbo della Roma. Adem, però, nonostante una stagione vissuta in altalena, in cuor suo una decisione già l’ha presa. «Voglio restare a Roma e giocarmi le mie chances qui, ora che ci siamo guadagnati anche la Champions».
DOLORE DA GENOVA Adem ieri ha affidato i suoi pensieri alla stampa serba, prima di lasciare il ritiro americano della sua nazionale per una lesione al bicipite femorale. «Avevo sentito un piccolo dolore già nell’ultima partita di campionato, a Genova — ha detto Ljajic a Blic Sports — Il problema me lo sono portato anche in America, ad Orlando, tanto che non ho giocato l’amichevole. Poi qui a New York con lo staff medico della Serbia ho concordato un periodo di riposo di 15 giorni». Tanto che Ljajic è rimasto in panchina per 90 minuti anche nell’amichevole vinta (2-1) dalla Serbia contro la Jamaica, alla Red Bull Arena (New Jersey).
BRASILE E GLI AIUTI A conti fatti un peccato, perché dopo il successivo test con Panama, la Serbia chiuderà il trittico di amichevoli contro il Brasile, il 6 giugno a San Paolo. «Mi dispiace, è un po’ il sogno di tutti fin da bambino giocare contro il Brasile, speriamo che ci possano essere altre opportunità in futuro», continua l’attaccante giallorosso, che poi ha avuto dolci parole per la sua gente, quella serba, vittima del recente alluvione. «Spero che ne verremo fuori ancora più forti. Gli aiuti? A modo mio ho fatto quello che potevo, ma non mi piace parlare di questo. Dico solo che tutti dovrebbe contribuire per quello che possono».
ATTESA DODO’ Intanto oggi Dodò effettuerà gli esami strumentali al ginocchio sinistro per valutare esattamente l’entità del danno riportato venerdì scorso, durante l’amichevole giocata in America con l’Orlando City. Bisognerà valutare di che è entità è la lesione riportata ai legamenti e se avrà bisogno di intervento chirurgico o meno. Nella sfortuna, c’è di buono che il ginocchio non si è gonfiato, è «asciutto». E Dodò sta molto meglio di venerdì notte, anche moralmente.