(F. Licari) Potrebbe spuntare un «gruppetto» per appassionati hardcore con Arsenal, Basilea, Sporting e Bate Borisov. Oppure un gruppone tipo final four con Real Madrid, Borussia, Liverpool e Monaco. Potenza del ranking che, al sorteggio d’agosto a Montecarlo, distribuirà come al solito le 32 qualificate alla Champions 2014-15 in 4 fasce. È appena finita questa Champions — con la Decima del Real Madrid e la tremenda delusione dell’Atletico — e il calendario a ciclo continuo obbliga già a programmare la prossima, la 60a della storia.
Le date Le piccole scenderanno in campo il 1° luglio nel primo preliminare: sarà ammesso l’ultimo dei debuttanti, il Lincoln campione di Gibilterra, 54a nazione Uefa. Le grandi, italiane comprese, scendono in pista da fine agosto. Quasi tutte le grandi: dall’albo d’oro dell’eccellenza mancano almeno Milan (7 coppe), Manchester United e Inter (3), tutte in ricostruzione. Si fa sul serio dai playoff, andata il 19-20 agosto. I gruppi cominciano il 16 settembre. Finale a Berlino quasi d’estate, il 6 giugno (solo la prima edizione, 1955-56, si concluse più tardi, il 13 giugno).
Le favorite Possibile immaginare un Atletico sugli stessi, incredibili, livelli di quest’anno? Possibile che per la rinascita del Barcellona sia sufficiente il tempo di un’estate? Possibile che il Real sfati la maledizione del doppio successo consecutivo mai riuscito in Champions? Quanto Psg e City pagheranno le non troppo afflittive sanzioni del fair play? E, soprattutto, quanto il Mondiale affaticherà fuoriclasse e comprimari? Assalto al Real, naturalmente, ma non è facile individuare fin d’ora il grande favorito. Di sicuro, le nostre partono semplicemente da outsider.
Le italiane Quella messa meglio è la Juve, in seconda fascia e in bella compagnia di Psg, City e Borussia. Se nella prima trova una tra Benfica, Arsenal e Porto, e nell’ultima evita il Monaco, può pensare agli ottavi. Poi c’è la Roma, costretta però in quarta fascia e quindi a rischio gruppo tremendo. Infine il Napoli, teoricamente in terza fascia. Teoricamente, perché prima ci sono i playoff per «non campioni»: Benitez è testa di serie assieme a Zenit, Porto, Leverkusen e Arsenal, le 5 squadre che nella simulazione del grafico si qualificano ai gruppi. L’unico avversario pericoloso sembra l’Athletic Bilbao.
Il ranking Il problema è quello: recuperare il quarto posto nel ranking Uefa. A luglio si parte quinti, non succedeva dal 1984: sotto il Portogallo di neanche un punto (0,789). In Champions cambia poco fino al sesto posto: si ha diritto sempre a 3 squadre. In Europa League, invece, il peggioramento è tangibile, perché le prime 4 del ranking qualificano ai gruppi due squadre invece di una (è tutta un’altra estate). E per questo testa a testa con i portoghesi servono risultati anche in Europa League.
Europa League Il compito più rilassante è della Fiorentina, subito ai gruppi grazie al 4o posto in campionato. L’Inter deve affrontare i playoff, non impossibili, e oltretutto da testa di serie: se passa raggiunge i viola anche nella prima fascia del sorteggio. La terza italiana è ancora sconosciuta: sarà il Parma oppure, se in terzo grado il ricorso per la licenza Uefa sarà respinto, il Torino, e partirà comunque dal terzo preliminare.