(A. Pugliese) – Se non siamo alla stretta finale, poco ci manca. E la firma potrebbe arrivare già nelle prossime 48-72 ore, tra le varie sfumature del post-Juventus. Che, a meno di clamorosi colpi di scena, dovrebbe essere l’ultima partita stagionale con la Roma di Miralem Pjanic. Già, a meno di clamorosi colpi di scena.
Parte o no? Se tutto andrà come la Roma spera, allora Pjanic potrà raggiungere il ritiro mondiale della Bosnia già il 15, giorno del ritiro della sua nazionale, anticipando così il rompete le righe giallorosso. In quel «tutto», però, ci sono due cose: la partita di stasera (che la dirigenza della Roma si augura ovviamente di vincere) e la firma del contratto, appunto. In buona sostanza, Pjanic partirà solo se i giochi saranno fatti, altrimenti resterà a Roma, come da protocollo, nonostante quella promessa già fatta al c.t. Susic (che tempo fa dichiarò: «Se la Roma a fine stagione non avrà più niente da giocarsi, ci hanno promesso di liberare Miralem in anticipo»). E le parole di Garcia, in tal senso, potrebbero aver messo dei paletti importanti: «Mire parte prima? Non è ancora certo. Lui vuole restare, il presidente vuole tenerlo. Penso che alla fine un compromesso ci sarà».
Trattativa Del resto, da ieri è a Roma tutto l’entourage di Pjanic e oggi, nei palchetti dedicati, saranno in molti a fare il tifo per lui. A cominciare dal papà Fahrudin e dall’agente Michael Becker. Arrivati in città, sono loro a condurre la trattativa con la Roma, trattativa che sembra aver presa la strada giusta. A Trigoria vogliono tenerlo, Pjanic vuole restare a Roma. Guadagnando, però, quello che ritiene giusto. Così, quegli 800 mila euro di differenza (tra i 3,2 offerti più bonus ed i 4 richiesti) si sono in parte assottigliati, anche grazie ai diritti d’immagine.
Possibile chiave Già, e infatti la chiave di volta per arrivare all’accordo sembra poter essere proprio i diritti d’immagine. Pjanic, infatti, è un uomo Adidas, che difficilmente può andarsi a collocare in un universo marchiato Nike (dalla prossima stagione partirà l’accordo decennale) come quello giallorosso. E allora la Roma potrebbe lasciare losfruttamento dei diritti d’immagine interamente a Pjanic, che avrebbe così la possibilità di arrivare alla cifra voluta. Contemporaneamente, la Roma non alzerebbe (di molto) l’asticella del famoso tetto-Maicon (3 milioni di euro), trovando così la quadratura del cerchio. La stretta finale, del resto, se è vero che è vicina, è anche vero che è necessaria. Per la Roma e per Pjanic, che vuole andare al Mondiale. Subito, già dal ritiro bosniaco, previsto per il 15 maggio.