(A. Pugliese) – Il Mondiale, la Roma e la Champions. Tre elementi che uniscono Totti e Garcia, i due volti catalizzatori della tournée di Orlando. Francesco ogni volta che si sposta muove attesa ed entusiasmo, con centinaia di persone a caccia di una foto o di un autografo. Rudi sta cercando di tenere alto il morale e rendere meno pesante l’atmosfera in un gruppo che si trova a dover metabolizzare il brutto infortunio a Dodò.
Ieri Totti si è fermato a scherzare anche con Mickey Mouse, legandogli i mega scarpini. Poco prima, dopo il gol decisivo all’Orlando si era tolto così qualche sassolino: “Sono sincero, non sono dispiaciuto di non andare al Mondiale: non ci ho mai creduto, né pensato. In passato ho detto delle cose perché le dovevo dire, ma a volte non dici quello che pensi. Alla fine è giusto così, Prandelli ha un gruppo che ha gestito e che ha fatto bene. Nei 30, però, doveva esserci Florenzi, per quello che ha fatto vedere”. Poi il pensiero vola alla Champions League. “Dopo tanti anni che manchiamo dall’Europa, vogliamo fare bella figura. Non sarà semplice, anche se con qualche rinforzo possiamo dire la nostra”. Tra questi, Sanabria e Paredes. “Hanno qualcosa in più, spero possano avere un grande futuro”. E su Sanabria e Paredes si sono puntati anche gli occhi di Garcia. “Antonio può avere dei colpi di genio, negli ultimi 30 metri può fare la differenza. Leandro è più un giocatore tecnico, collettivo. L’ho voluto vedere mediano interno, ma può giocare anche trequartista o regista. Un centrocampista giovane deve imparare più ruoli”. Finale sulla Champions che verrà. “Il prossimo anno voglio vincere un titolo: non sarà la Champions, dove vogliamo superare il girone. In Europa saremo inseriti nella quarta urna, allora ci tocca sperare in un buon sorteggio, altrimenti non ci sarà da dormire…”.