(M.Iaria) Da lunedì si gioca la partita più importante per la sopravvivenza economica del calcio italiano:verrà aperta l’asta per le dirette sul territorio nazionale del campionato per il triennio 2015-18. L’obiettivo è raccogliere almeno 850 milioni a stagione (rispetto agli 829 dell’attuale ciclo), cioè quasi l’intera torta da 1 miliardo e 70 milioni che rappresenta la stima dei futuri incassi complessivi dallo sfruttamento dei diritti media della Serie A. Ieri una veloce assemblea di Lega, incassato l’okay dell’Antitrust, ha approvato all’unanimità i pacchetti confezionati da Infront al termine di una serie di riunioni con la commissione tecnica. «Tutti sono soddisfatti, è un punto d’arrivo significativo di un lavoro fatto mettendo assieme le diverse anime della Lega», la chiosa del presidente Maurizio Beretta.
INDISCREZIONI I pacchetti sono stati subito secretati. Non c’erano i tempi tecnici per la pubblicazione nella giornata di ieri e tutto è slittato a lunedì. Insomma, vige il riserbo assoluto sul loro contenuto e non sono escluse sorprese rispetto alle indiscrezioni che circolano. Questi, tuttavia, dovrebbero essere i tratti salienti dell’offerta televisiva (meglio, multimediale) del campionato per le stagioni 2015-16, 2016-17 e 2017-18. Rispetto al passato non verrà attuata una vendita solo per piattaforma, ma anche per prodotto. Ci saranno due pacchetti identici destinati al satellite e al digitale terrestre e dotati di 8 squadre visibili su entrambe le piattaforme, oltre alla novità di un pacchetto per Internet, meno ricco dei primi due perché in Italia non c’è un soggetto tipo British Telecom in grado di sbancare per centinaia di milioni. Le altre 12 squadre saranno appannaggio di un solo operatore, che avrà così l’opportunità di diffondere tutta la Serie A in esclusiva. Ma quali squadre? Lega e Infront non le hanno individuate, ma ne piloteranno la scelta. Gli stessi operatori potranno pescare da mini-gruppi, suddivisi in base ai bacini d’utenza.
DOVE VANNO Il blocco delle big (Juve, Milan, Inter, Napoli e Roma) sarà spalmato così: quattro su cinque, in ordine di preferenza, finiranno nei pacchetti comuni a satellite e digitale. Ciò significa che quasi sicuramente la Roma, ultima delle cinque per utenti, andrà in esclusiva, cioè sarà solo di Sky o di Mediaset. Previsto anche un pacchetto per le interviste in esclusiva del dopo-partita. Obiettivo, appunto, incrementare gli attuali 829 milioni, puntando su uno scenario più competitivo. Sky è destinata a fare man bassa per contrastare il colpaccio Champions di Mediaset.