(M.Ferretti) Dopo Gervinho, Benatia. È effetto domino che si è scatenato in Casa Roma dopo il rinnovo del contratto di Pjanic.Il club se lo aspettava, cioè aveva immaginato che qualche giocatore si sarebbe presentato per batter cassa ma forse non immaginava che tutto accadesse così in fretta. Prima Gervinho con la minaccia (sussurrata a L’Equipe dal suo agente) di non tornare mai più a Roma per via di un mancato adeguamento contrattuale, poi Benatia che, dal ritiro del Marocco in Portogallo, attraverso il sito arabo Kooora.com ha parlato in maniera eloquentissima del proprio futuro. «Sono alla Roma, mi restano quattro anni di contratto ancora. Ho parlato con i dirigenti per un prolungamento, ma non credo andrà a buon fine perché non c’è per nulla intesa. Sto bene alla Roma, mi trovo alla grande con il tecnico e con i compagni. Però ho 27 anni, l’età giusta in cui arrivano delle grandi proposte da club importanti e bisogna riflettere. Oggi ci sono società come Barcellona, Bayern, Manchester City, varie squadre che sono il sogno di qualsiasi giocatore di calcio. In ogni caso sono in attesa, ne stiamo parlando e se ne occupa il mio agente. Penso che davvero a breve ne sapremo un pò di più», il suo virgolettato.
INGAGGI E FAIR PLAY – La faccenda è nota. Benatia ha chiesto un aumento che la Roma non vuole riconoscergli. O meglio, non vuole riconoscerglielo alle cifre e alle condizioni dettata dal giocatore. Che ora guadagna circa 1,2 netti l’anno e che non si accontenterebbe neppure del raddoppio della cifra. Questo perché al suo agente Sissoko sono arrivate offerte da 4 netti l’anno a salire per 4 anni. Offerte targate Barcellona e Manchester City. Solo che nessun club ha ancora bussato alla porta della Roma. Il ds Sabatini ieri non mostrava particolari turbamenti per l’intervista di Benatia, atteggiamento identico trapela da Orlando per il dg Baldissoni: se l’aspettavano, insomma, sapendo che tutto fa parte del gioco. Sanno anche che parole come quelle pronunciate dal marocchino sono il frutto di una precisa strategia, e al tempo ricordano come il giocatore sia sotto contratto con la Roma fino al 2018. E che ha una valutazione importante, non inferiore ai 25-28 milioni di euro. Insomma, se qualche club vuole Mehdi deve presentarsi soldi in bocca a Trigoria e poi – eventualmente – se ne comincerà a parlare. Una cosa appare certa: la Roma per il rinnovo/adeguamento di Benatia (che non ha alcuna clausola di rescissione nel suo contratto) non arriverà mai alle cifre usate per il rinnovo di Pjanic. Per la differenza d’età e anche di ruolo. E per tenere sotto controllo il monte ingaggi e, quindi, il fair play finanziario. Non va dimenticato, sotto questo aspetto, che per la prossima stagione James Pallotta ha già sul libro paga circa 26 milioni lordi di stipendio per tre giocatori: Totti, De Rossi e Borriello. A questi tre va aggiunto il nuovo Pjanic e il conto arriva intorno ai 33-35 milioni. Non pochi, per soli quattro elementi della rosa.
AGENTE E CLAUSOLA – Meno elettrico, invece, appare l’affaire Gervinho. Che vuole più soldi per l’ottimo campionato disputato e che, a sentire il suo agente (Boisseau, che è lo stesso di Garcia), non si accontenta di quanto gli ha garantito nelle settimane passate la Roma, circa 450 mila euro in più rispetto al vecchio contratto. Da 2,3 a 2,7-2,8 in sostanza.Margini per ricomporre la (presunta) frattura non mancano, soprattutto per via del legame che c’è tra l’attaccante ivoriano e l’allenatore francese, cioè colui che – di fatto – ha regalato una nuova vita (professionale) a Gervinho, che ha una clausola rescissoria di 20 milioni di euro nel suo contratto con la Roma. Ma il mercato, come dice il dg Baldissoni, è “dinamico”, e perciò nulla va mai dato per scontato.