(P. Liguori) – Si chiude a Genova un campionato ottimo per la Roma. E per noi che l’abbiamo seguita, all’inizio con ansia, poi con passione, infine con orgoglio. Il bilancio è molto positivo, da tutti i punti di vista. L’ambiente e il morale dei tifosi è completamente rovesciato rispetto all’anno precedente: è tornata la voglia di vedere e sostenere una squadra che fa bel gioco, diverte, attacca sempre e mantiene equilibri rari anche sotto la pressione dell’entusiasmo.
La mentalità della squadra è cambiata e anche alcuni giocatori che sembravano aver smarrito il talento si sono ritrovati. E’ stato come quasi sempre anche un grande anno del Capitano che ha stupito anche gli increduli e i detrattori di principio. Ma, forse per la prima volta da tanto tempo, Totti ha diviso applausi e ammirazione con l’allenatore. Rudi Garcia è un fenomeno di semplicità, capacità, buon senso e grinta e, già al suo primo anno, entra di diritto nel numero degli allenatori che hanno le chiavi del cuore dei tifosi giallorossi. Ora, in vacanza, leggetevi la sua biografia “Tutte le strade portano a Roma”, se non l’avete già fatto. E avrete la conferma sullo spessore dell’uomo. In chiusura di stagione e alla vigilia di decisioni importanti, va sottolineato il salto di qualità della società. L’AS Roma di Pallotta, del ds Sabatini e del dg Baldissoni ha riscattato due anni brutti e non ha sbagliato quasi nulla.