Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.
VOTO 0 FIORILLO DA UFFICIO INCHIESTA
È vero che a Marassi tutto si poteva pretendere dalla Sampdoria tranne che la concentrazione, ma addirittura prendere 5 gol in quel modo lascia esterrefatti. Il meglio di sè il giovane portiere ligure lo dà nel secondo e nel terzo centro della squadra ospite. Prima “sfarfalla” incredibilmente sul tiro da fuori di Insigne, lasciandolo entrare proprio sotto la traversa, poi non legge la traiettoria di una punizione tutt’altro che irresistibile di Callejon venendo sorpreso dal rimbalzo ravvicinato. Tanto per chiudere in bellezza mette lo zampino anche nell’1-5 firmato da un autogol di Mustafi. Considerando quanto successo nel nostro calcio negli ultimi anni, rimane sempre il sospetto che non si tratti solo di mediocrità tecnica ma anche di altro. Viviano due la vendetta.
VOTO 1 BOLOGNA E CATANIA A BRACCETTO
Salutano la A insieme le squadre rossoblu impegnate in quel del Dall’Ara. Se per gli etnei la retrocessione era ormai scontata, più difficile, invece, preannunciare quella degli emiliani, propiziata molto probabilmente da una campagna cessioni scellerata nel mese di gennaio, l’esonero di un tecnico bravo come Pioli, e da un girone di ritorno assolutamente imbarazzante. Partita sfortunata per i padroni di casa che vedono infrangere le loro flebili possibilità di restare nella massima serie, complici le tante occasioni fallite, i pali colpiti da Cristaldo (assurdo l’errore sotto porta) e Ibson (terrificante la botta di sinistro a centrare la trasversale), e il talismano negativo Curci: l’estremo difensore cresciuto nelle giovanili della Roma “festeggia” la sua terza retrocessione in carriera dopo quelle con Siena (2009-2010) e Sampdoria (2010-2011). Io come Dio non gioco a dadi e non credo nelle coincidenze.
VOTO 2 A BERGAMO VOLANO BANANE
Italia e Spagna così vicine così lontane. Uguali per il gesto maleducato del lancio della banana da parte di un tifoso, diverse nella sanzione e nel riconoscimento del colpevole. Catturato e sanzionato con il Daspo a vita in terra iberica, latitante come natura vuole nel Bel paese. Nel corso di Atalanta-Milan, match del lunch time della 37esima giornata, un diverbio tra Mexes e Raimondi all’altezza della bandierina sfocia con l’idiota gesto di alcuni tifosi orobici rei di un fitto lancio di frutta nei riguardi del terzino rossonero Costant (tra gli oggetti che sono volati in campo, oltre alle banane, si è visto anche un coltello). Conseguenti applauso ironico di Mexes, sberleffo di De Jong mettendo in risalto l’idiozia e lamentele ovvie e vivaci con l’arbitro Rizzoli da parte del franco guineano. Meno male che è finita…
VOTO 3 LIVORNO TOCCATA E FUGA
Nel derby toscano contro la Fiorentina si chiude matematicamente la corsa salvezza del Livorno guidato dall’istrionico presidente Spinelli. Termina in un’attimo così il ritorno nel massimo campionato italiano degli amaranto condizionati da un torneo svolto in chiaro scuro e dai tanti cambi in panchina messi in mostra in una gestione più che creativa: Nicola, poi Perotti, poi Di Carlo, inizialmente vincente (vedi il successo all’esordio per 3-1 nello scontro diretto casalingo contro il Sassuolo), e infine di nuovo Nicola per un finale di torneo accompagnato con il gol di Cuadrado (undicesimo stagionale), alla terza sconfitta consecutiva. Cartoline da Livorno.
VOTO 4 L’HELLAS DICE ADDIO ALL’EUROPA
La squadra di Mandorlini vede infrangere contro l’Udinese il sogno europeo. Nel primo anticipo della penultima giornata di Serie A i gialloblù non vanno oltre il 2-2 al Bentegodi nonostante il doppio vantaggio maturato al 10′ della ripresa. Di Natale & company non ci stanno a fare la parte delle vittime sacrificali e proprio grazie ad un grande gol di quest’ultimo e ad un guizzo del neo entrato Badu, acciuffano un insperato pareggio a recupero in corso. A nulla servono i centri di Toni su rigore (quota 20 per il Luca Nazionale) e il diagonale di Halfredsson (complice leggerezza di Scuffet) per acciuffare quei 3 punti che potevano alimentare ancora le speranze per la partecipazione alla prossima Europa League. Rimane una stagione straordinaria per un gruppo neo promosso e tornato dopo una decade nel calcio che conta. Ritenta sarai più fortunato.
VOTO 5 CIRO NEL BENE E NEL MALE
L’attaccante del Toro è al momento il miglior calciatore italiano in un rapporto tra forza, potenza e capacità atletiche. Ma nella gara contro il Parma, possibilmente decisiva per l’approdo in Europa League con una giornata d’anticipo, l’ex Pescara è croce e delizia: prima trova la rete numero 22 del suo straordinario campionato sfruttando al meglio la frittata cucinata dalla premiata ditta Paletta-Mirante lanciando i granata verso il sesto posto, e in seguito, non sfrutta al meglio l’espulsione guadagnata su Lucarelli, lasciandosi anch’esso espellere per uno sciocco doppio giallo dovuto ad una simulazione in area in cui i padroni di casa hanno inutilmente reclamato un rigore. A sancire la partita sul definitivo pareggio che lascia tutto aperto per la corsa all’ultimo tagliando dorato per la Fabbrica di Ciccolato Europa (in corsa restano Torino, Parma, Milan e Verona), il tap-in vincente di Biabiany sulla respinta di Padelli al calcio di rigore tirato malamente da un appesantito Antonio Cassano. Il solo motivo per vedere l’ultima di campionato.
VOTO 6 LA CINQUINA DEL NAPOLI
In un clima di assoluta vacanza anticipata con un tempo a Marassi adatto più ad una gita a Nervi piuttosto che ad una partita di calcio, il Napoli di Benitez, stende la squadra doriana con una goleada a ricordare come la squadra partenopea per la prossima stagione sia da ripensare non tanto in avanti quanto in difesa: anche in questa occasione incapace di uscire indenne dal rettangolo verde complici le reti subite siglate da Eder e Wszolek. Nella domenica, comunque da incorniciare per il record ottenuto di 10 vittorie esterne, le firme importanti di Zapata, Insigne, Callejon e il ritorno al gol del capitano Marek Hamsik dopo 6 mesi. A completare l’opera l’autorete di Mustafi a chiudere definitivamente la contesa. Nota stonata la maglia mimetica assolutamente inguardabile. Saliamo nello stile.
VOTO 7 CICCIO BRIENZA O CICCIO BRIANZA
Il talento tanto caro al vecchio presidente Sensi completa la rimonta dell’Atalanta contro un Milan ormai sempre più lontano dalle mani di Clarence Seedorf. Dopo il pareggio bergamasco ottenuto con il rigore di German Denis, proprio sul finire di gara arriva lo squillo decisivo dell’ex giocatore di Siena e Palermo con una sventola da fuori area che va ad insaccarsi sotto il sette della porta di Abbiati. Colantuono può correre felice in campo per la sua squadra da record, ennesima versione migliorata dell’anno precedente. Franco il giustiziere.
VOTO 8 SASSUOLO E CHIEVO: LE SALVE
Sia il Chievo che il Sassuolo centrano la salvezza con una giornata di anticipo. Percorso diverso però per le due compagini provinciali: se da una parte il Chievo è sempre rimasto al di sopra del terzultimo posto, rischiando grosso solo nell’ultimo periodo, dall’altro il Sassuolo ha sovvertito un pronostico che lo vedeva primo candidato a scendere dopo l’esonero di Alberto Malesani e gli zero punti conquistati in sei partite consecutive. I ragazzi di Corini trovano il bottino decisivo in quel di Cagliari grazie ad un gol dell’esperto Dainelli, aiutati dall’apatia dei sardi già con la testa alle vacanze. Discorso simile anche per il gruppo di Eusebio Di Francesco spumeggiante nel 4-2 con il Genoa ormai senza stimoli (mattatore l’ex di turno Floro Flores) e in grado di offrire un buon calcio nonostante la pesantezza della posta in palio. Squinzi e Campedelli saranno contenti.
VOTO 9 LE INVASIONE PUBBLICITARIE
La gara del Ferraris ha offerto tanto a livello di spettacolarità con ben 7 gol in 90′, ma è riuscita a farsi ben apprezzare anche in altri versanti. Nel corso della sfida infatti, una tifosa blucerchiata in bikini ha inscenato una sexy invasione di campo, per il lancio della nuova campagna abbonamenti della Sampdoria, provocando un’ovazione generale da parte di tutto il pubblico presente allo stadio. Non sappiamo ancora se l’esito della campagna abbia portato i suoi frutti (conteremo gli abbonati della stagione 2014-2015), tuttavia, stimiamo moltissimo gli ideatori dello “spot”. Tira più un p…
VOTO 10 CIAO CAPITANO
Nel giorno dell’addio al pubblico nerazzurro da parte di Javier Zanetti (almeno per quanto concerne il campo visto il ruolo da vice presidente già annunciato da Moratti) l’Inter conquista una roboante vittoria sulla Lazio e blinda il quinto posto alle spalle della Fiorentina. I ragazzi di Mazzarri, trascinati da un grandissimo Kovacic (due assist per Palacio e Icardi uno meglio dell’altro) calano il poker e rispondono alle critiche post derby. La partita dello storico “Tractor” inizia al minuto ’52 ed è un susseguirsi di applausi e ovazioni per quello che è saputo diventare una bandiera pur provenendo da un altro paese, esempio di lealtà sportiva e serietà professionale. Immancabile nell’era della realtà televisiva, la Zanetti-cam, ad immortalare le gesta dell’argentino in una serata che rimarrà nei cuori dei supporters del Biscione. Ci mancherai…
A cura di Papi&Piccinini