(D. Galli) – «Nessuna cessione eccellente». Con una postilla, un avviso ai naviganti, un paracadute: «Il mercato inizia il primo luglio, dura due mesi e propone sempre delle opportunità, quindi non possiamo sapere cosa ci proporrà il mercato». Circolo Canottieri Aniene, ieri. A Mauro Baldissoni viene assegnato il premio Arancio Ussiroma 2014. Il diggì lo dedica alla Roma. «Più che accogliere questo premio a titolo personale – dice – lo ricevo volentieri a nome della società. Ancor di più lo accolgo con piacere per quello che rappresenta questo triennio di società americana e credo sia un giusto riconoscimento fatto anche dalla proprietà e dai dirigenti. Pallotta è venuto qui per investire i suoi soldi da un altro paese ed è stato accolto con scetticismo da questa città, e ha dimostrato di avere idee e capacità per raggiungere traguardi e avviare iniziative di un certo livello e noi tutti i giorni lavoriamo per questo». Sono giorni di serenità, a Trigoria. Baldissoni si presenta alla premiazione col sorriso di chi ha raggiunto l’obiettivo prefissato, e ne ha sfiorato uno che prefissato non era affatto.
«Abbiamo disputato un campionato inatteso per le “dimensioni”. Ma noi – noi che lavoriamo per questo da due anni – noi ci aspettavamo questo. Sapevamo cosa c’era da fare e sapevamo di averlo fatto, poi il risultato finale è andato ben oltre le nostre aspettative e un grande merito va ovviamente all’allenatore che abbiamo scelto quest’anno. È vero che lui vuole fare una Champions per vincere perché è la società che lo vuole. Dico “una Champions per vincere” e non “vincere la Champions” altrimenti lo prendiamo come un impegno. Noi lavoriamo per fare una squadra competitiva compatibilmente con le nostre possibilità. Vi ricordo che questa società è stata rilevata in condizioni non ottimali ed è stato ormai completato un risanamento in tre anni che è avvenuto pur continuando a investire. E non è un compito facilissimo. Ora siamo ancora in una posizione più favorevole perché possiamo lavorare su una buona solidità».
Gli viene chiesto se partirà qualche “pezzo pregiato”. Il dg risponde così: «Lo abbiamo dichiarato più volte, non abbiamo in programma di fare cessioni eccellenti. Il mercato però comincia il primo luglio e dura due mesi e propone sempre delle opportunità quindi non possiamo sapere cosa ci proporrà il mercato, ma non lo affrontiamo per vendere nessun giocatore». A Baldissoni viene domandato se Garcia abbia fatto una sua “lista” della spesa. «Garcia – avverte il dg – non deve lasciare la lista quando parte, si confronta con Sabatini tutti i giorni anche durante l’anno non solo durante il mercato, è un lavoro in progressione, hanno entrambi le idee chiare su quello che vogliono fare e cercheranno di farlo con le opportunità che il mercato riuscirà a proporle». E quando viene pregato di svelare un solo nome “vicino alla Roma”, Baldissoni replica: «Il mercato lo considero proprio un segreto industriale. Noi non parliamo mai di mercato e siamo molto impegnati a difendere le nostre strategie. Siamo in un contesto estremamente competitivo sia in ambito nazionale che internazionale e non diremmo mai nulla su un obiettivo che possa interessare alla Roma». Anche perché in passato qualche giocatore seguito e corteggiato è stato preso da qualche altro club solo perché lo seguiva e corteggiava Sabatini, unanimamente riconosciuto re del mercato made in Italy. Un vanto in più per questa Roma.