(A.Austini) Un contratto lungo, di quelli che gli allenatori non sono abituati a firmare. Un raddoppio dello stipendio come premio per aver rianimato la Roma sul campo. Un segnale fortissimo lanciato dentro e fuori Trigoria: la società va avanti con Garcia e scommette su di lui per vincere molto presto.
Non c’è allenatore più solido in serie A.L’accordo era stato raggiunto a inizio maggio, durante l’ultima visita nella Capitale di Pallotta, poi a Orlando il tecnico ha avuto le ultime garanzie sul mercato. Mancava solo la firma ed è arrivata ieri mattina a Trigoria, con tanto di brindisi: l’allenatore si è stretto la mano con i dirigenti Zanzi, Baldissoni, Fenucci e Massara (il vice di Sabatini, impegnato a Milano) e ha siglato il nuovo contratto quadriennale fino al 2018 che sostituisce il precedente in scadenza nel 2015. Lo stipendio passa da 1.3 milioni a circa 2.6 e nell’accordo, come ormai consuetudine, sono stati inseriti dei bonus legati ai risultati della squadra.
Più vince e più guadagna, come è giusto che sia. Non è presente nel contratto alcuna clausola rescissoria, a riprova della fiducia che Rudi ripone nella Roma dopo le titubanze dell’approccio raccontate nel suo libro autobiografico. «Sono onorato di essermi legato ancor di più a uno dei progetti tra i più ambiziosi in Europa – ha scritto sul suo profilo Twitter aperto di recente – sono felice di continuare a scrivere insieme la storia della Roma».
Parole che fanno rima con quelle di Pallotta riportate nel comunicato ufficiale. «Dopo aver trascorso la prima mezzora a New York in compagnia di Rudi – racconta il presidente – avevo capito che sarebbe stata la scelta giusta per guidare la Roma per lungo tempo». Pallotta è convinto che stia nascendo «una squadra di caratura mondiale» e che «il nostro viaggio sia solo all’inizio. Avremo un grande futuro insieme». Gli fa eco Baldissoni: «Lavoriamo tutti i giorni per sognare in grande». Con buona pace di chi in questi mesi ha provato a strappare l’allenatore alla Roma: le tentazioni, soprattutto all’estero, non mancavano.
Ma Garcia è stato accontentato in toto nella serie di richieste presentate ai dirigenti. La linea sul mercato è comune: l’obiettivo è confermare quanto più possibile la rosa (compreso Benatia) e aggiungere giocatori già rodati in Champions League. Cambierà qualche uomo nello staff tecnico: ieri ha firmato il suo contratto con la Roma anche il preparatore atletico Paolo Rongoni con cui Rudi ha lavorato in Francia al Le Mans nella stagione 2007-08. Non un volto nuovo nel calcio della Capitale, visto che faceva parte dei collaboratori di Petkovic alla Lazio. Ironia della sorte a Trigoria troverà un altro ex laziale, il collega Paolo Febbrari con cui si dividerà il lavoro. In scadenza i contratti di Chinnici, Ferrari e Franceschi ma per loro è pronto il rinnovo.
Cambierà invece il responsabile del settore medico: salutano il responsabile Gemignani, portato da Baldini, e Fioretti, rimane il «sabatiniano» Colautti e viene promosso il dottore delle giovanili Del Vescovo insieme a una nuova figura in arrivo che probabilmente guiderà la squadra dei medici. Il lavoro da fare è già tanto: Strootman, Balzaretti, Dodò e De Sanctis sono, per motivi diversi, dei casi da gestire al meglio. La Roma di Garcia ha bisogno di tutti per vincere. Il prima possibile.