(Il Tempo) – Missione compiuta. La Roma ha fatto pace con i tifosi: dopo due anni deludenti, finalmente una squadra che ci ha reso orgogliosi. Un gruppo vero guidato dal «generale» Garcia, in cui tutti hanno dato il massimo. Fare una graduatoria tra i giocatori sarebbe ingeneroso, però il primo staccato rimane lui, il Santo, immenso come sempre. Al suo fianco cresce bene il piccolo Santo Cristian, ma lasciatelo in pace.
I ragazzini già pronti li abbiamo visti a Genova, dove il risultato non contava. Buono l’esordio di Ricci, Jedvaj e Mazzitelli, il futuro è assicurato. Non come quello del Milan, che manda al «macello» sui giornali i suoi presunti giovani fenomeni e poi non li manda neppure in campo. Questo è il succo della povertà attuale del Milan.
A Torino la patetica festa della famiglia Parucca: una pagliacciata vera. Mi dispiace per il mio amico Alessio Cerci, non per Ventura, che si è lamentato degli arbitraggi solo quando ha giocato con la Roma. Se avesse preso un punto in uno dei due derby, entrambi scippati, ora sarebbe in Europa. Poteva pensarci prima.
Parlare di Prandelli è tempo perso: lui è una persona poco attendibile e in Brasile andrà una Nazionale senza valori. Farò il tifo per De Rossi e Destro (se lo convoca), ma temo torneranno molto presto a casa.
Intanto prosegue la globalizzazione dei Regionali: stanno diventando tifosi di tutte le squadre del mondo e quando giocano loro l’Olimpico è sempre vuoto. Adesso si sono buttati sull’Atletico per avere una gioia!Meno 29, serve altro? Di padre in figlio… e io sto tranquillo. Forza Roma!