Seconda seduta della settimana per la Roma, che si è allenata questa mattina a Trigoria sempre a ranghi ridotti. Dei nazionali in partenza per il Brasile solo Torosidis e De Rossi hanno lavorato con il gruppo tra tecnica, tattica e finalizzazioni, mentre Maicon e Gervinho hanno svolto un differenziato in campo. Ricci, Romagnoli (affaticamento agli adduttori), Toloi e Balzaretti hanno fatto palestra, solo fisioterapia per De Sanctis per il problema al gomito che dovrebbe presto essere risolto con un’operazione. Domenica pomeriggio a Marassi Garcia potrebbe lasciar spazio alle riserve, preservando tutti i nazionali (Pjanic è già in ritiro con la Bosnia) e dando spazio a qualche giovane.
Gervinho potrebbe saltare la seconda gara di un campionato intero per scelta tecnica: l’ultima volta, a Catania, Rudi l’aveva lasciato riposare, salvo poi ripensarci per ribaltare una partita strana, persa malamente. In attacco potrebbero giocare sia Florenzi sia Ljajic, con Totti sulla linea della trequarti ad ispirare Destro, che è stato sì inserito nella lista dei pre-convocati di Prandelli ma va a caccia di conferme per la scrematura che farà scendere i nomi a 23.
Non ha potuto nemmeno sperare nella chiamata del ct azzurro Balzaretti, rimasto ai margini per tutta la stagione per colpa di una pubalgia che continua a non dargli pace: «I miei amici che vanno al Mondiale spero che ci regalino delle belle soddisfazioni, ora sono all’esame finale. Il mondiale in Brasile è il Mondiale per eccellenza. Mi dispiace non esserci e di non aver lottato per il posto. Sul codice etico di Prandelli non rispondo, lascio la responsabilità a lui che è il capo».
Nessuna polemica e tanti sorrisi per i bambini dell’ospedale Umberto I, dove il terzino giallorosso è stato in visita assieme al dg Baldissoni: «Oggi sono in veste ufficiale, ma tanti di noi vengono spesso in questi reparti anche senza dare notizia. Diamo cinque minuti di gioia e trasmettiamo un messaggio positivo alle loro famiglie. Ho chiesto a quelli della Roma se erano contenti di questo nostro campionato ed ho cercato di far cambiare squadra a chi non lo era. Ѐ stata una stagione fantastica, impressionante per il posto d’arrivo e poi per i record stabiliti». Il rimpianto di Federico è di averla vissuta da fuori, senza esserne protagonista, gol nel derby a parte.