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LA REPUBBLICA De Santis da ultrà a supporter di Alemanno. La vicina: “Lo stavano uccidendo”

L'ultras De Santis, detto Gastone, a colloquio con Totti in occasione del derby del 2004
L’ultras De Santis, detto Gastone, a colloquio con Totti in occasione del derby del 2004

(L.D’albergo) – «Ho visto la pistola a terra, tra le gambe dei tifosi napoletani, e l’ho buttata in un secchione. Non potevo permettere che sparasse ancora». I ricordi si accavallano nella testa di Donatella Baglivo, la regista e proprietaria del Ciak Village che sabato sera è stata spettatrice di un doppio tentato omicidio. Prima i colpi sparati da Daniele De Santis, bersaglio i tifosi napoletani. Poi la tremenda vendetta contro “Gastone”, l’ex ultrà pistolero della Roma firmata dai partenopei in trasferta a Roma perla finale di Coppa Italia. Contro quel 48enne tutto tatuaggi che in passato ha collezionato un daspo per il derby sospeso in mondovisione nel 2004, un arresto nel 1996 per aver ricattato l’allora presidente della Roma Franco Sensi e, nel 2008, una candidatura nella lista “ll popolo della vita per Alemanno” all’ex municipio XX ( oggi XV ): 48 voti e — salvo mantenere simpatie negli ambienti dell’estrema destra romana —pratica chiusa con la politica ufficiale. Proprio come con la curva sud, che aveva smesso di frequentare da diverse stagioni dopo anni tra le fila dei “Boys”.

Infine, i 4 proiettili esplosi sabato sera che hannoridotto in fin di vita Ciro Esposito, supporter napoletano. «Ero insieme alle mie amiche — riprende il racconto di Donatella — e mi sono ritrovata nel mezzo di una guerra. A dire il vero — continua — non ho sentito rumoredi spari. Ho solo visto un mucchio di persone sopra a Daniele. Lo hanno massacrato. L’ ho scosso e ha iniziatoaurlare: “M’hanno ammazzato”». Poi l’arrivo della polizia: «Il pestaggio sarà durato più di cinque minuti. Quando i tifosi sono scappati, ho trascinato via Daniele e cercato di tamponare le ferite con degli stracci. Poi loro sono tornati nonostante la polizia, lo volevano vedere morire. Presa dalla disperazione, ho provato ad allontanarli con una pompa d’acqua». Per Daniele De Santis ancora calci e bastonate. «Se lo conosco?Certo—spiega ancora Donatella — ha un chiosco vicino ai campi da calcetto da anni. Ha un carattere un po’ fumanti-no. Qualche volta però è venuto al Ciak e tutti i giorni si fermava a care7Tare i nostri due pastori maremmani». «È sempre stato un tifoso corretto— aggiunge Guido Zappa-vigna, candidato con La Destra di Francesco Storace alle regionali del 2010 ed ex leader dei ‘Boys”, ex capo di De Santis — uno che per seguire la Roma ha sempre lavorato. Me lo ricordo ragazzetto a Monteverde, dove aveva una palestra. Ancora non ci credo che possa aver sparato»

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