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REPUBBLICA.IT Genoa-Roma 1-0: giallorossi ancora ko, decide Fetfatzidis

Genoa-Roma Bastos
Genoa-Roma Bastos

(J.Manfredi) – Arrivata col fiato corto al finale di stagione, la Roma chiude il campionato dei record con un piccolo neo, incassando la terza sconfitta di fila. Non accadeva da oltre tre anni. Curioso che anche allora ci mise lo zampino il Genoa in un 4-3 arrivato dopo i ko con Inter (5-3) e Napoli (2-0) che costrinse addirittura Ranieri a dare le dimissioni. Ma la sconfitta di oggi ha ben altro valore. La Roma il suo obiettivo lo ha centrato da un mese, è comprensibile che i giocatori di Garcia abbiano staccato anticipatamente la spina dopo aver tentato fino in fondo un disperato inseguimento alla Juve.

GENOA, UN PREMIO AL SACRIFICIO – Sorride, quindi, il Genoa che, così, mette la ciliegina sulla torna a una stagione ben più serena di quella dello scorso anno, portandosi a casa lo scalpo di una due regine della stagione. Una vittoria casuale, nata da un errato tocco all’indietro di Nainggolan, che premia, però la dedizione degli uomini di Gasperini che anche in una gara priva di valore hanno mostrato impegno e voglia di far bene. Due esempi su tutti: Sturaro, che in mezzo al campo ha corso e lottato per due, e Vrsaljko, che a destra non ha mai smesso di spingere.

GARCIA DA’ SPAZIO A LJAJIC E RICCI – 
Garcia ha approfittato dell’occasione per dare spazio a chi ha giocato meno come Jedvaj, Ricci e Taddei, provato di nuovo, in quella che potrebbe essere stata la sua ultima in giallorosso, nel ruolo di regista basso. Poi ha confermato Bastos terzino sinistro e rilanciato Florenzi e Ljajic in avanti. Sul fronte opposto Gasperini, privo degli squalificati Gilardino e Antonelli, ha riproposto a sinistra Marchese e in attacco Calaiò. Infine ha preferito Centurion a Fetfatzidis e, visti i tanti indisponibili (Matuzalem, Kucka, Bertolacci e Cofie), ha dato una maglia da titolare in mezzo al campo anche a Cabral.

SKORUPSKI NEGA IL GOL A MARCHESE – La Roma ha particolarmente sofferto in avvio le discese sulla destra di Vrsaljko e Calaiò e proprio da un centro da quella fascia dell’ex attaccante del Napoli ha rischiato di essere sorpresa al 19’: bene le è andata che Skorupski si sia opposto da campione a un colpo di testa ravvicinato di Marchese.

LJAJIC IMPEGNA PERIN – 
Pericolosa, fino al quel momento, solo con un destro da fuori di Nainggolan, la Roma si è svegliata e per due volte ha impegnato severamente Perin con un volenteroso Ljajic, altro sorvegliato speciale. E’ stato, però, un fuoco di paglia perché i giallorossi hanno riabbassato i ritmi, arrivando a concludere, prima della fine del tempo, verso la porta rossoblu appena altre due volte, con conclusioni telefonate di Destro e Taddei.

FETFATZIDIS FA FELICE MARASSI – Già bassi, i ritmi nella ripresa sono addirittura calati e per 38’ i portieri sono rimasti inoperosi. L’unica emozione è arrivata dall’esordio in A, al 59’, del giovane Mazzitelli che, messo in campo da Garcia al posto di Ricci, ha denotato di avere carattere e buon spirito di sacrificio. Gasperini ha risposto inserendo Fetfatzidis e Konaté e i due si sono resi protagonisti del finale. Il primo ha sfruttato un tocco sfortunato all’indietro di Nainggolan per battere Skorupski con un morbido pallonetto il secondo ha sfiorato, subito dopo, il raddoppio con un gran destro dal limite. La Roma, dunque, cade ancora. Per rialzarsi avrà tutta l’estate. Ma stavolta non potrà più distrarsi. Alle porte, d’altronde, tra Champions e campionato, c’è una stagione ancora più impegnativa.

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