(M.Pinci) – Il rinnovo di Pjanic ha fissato il primo paletto per il futuro. La Roma riparte dal bosniaco. E presto aggiungerà al carnet di rinnovi anche quello del tecnico Rudi Garcia. Ieri l‘agente Boisseau, a Roma da qualche giorno e ospite anche domenica allo stadio Olimpico, ha incontrato per un aperitivo a Trigoria il dg Baldissoni e il ds Sabatini. Una chiacchierata durata a lungo, fin oltre l’ora di cena, e servita per gettare le basi – economiche e tecniche – del prolungamento del contratto del tecnico francese. Che a questo punto è addirittura imminente: per l’ufficializzazione bisognerà aspettare forse la tournée negli States di luglio, ma la Roma è pronta a blindare il proprio allenatore.
GARCIA RINNOVA, CONTATTI PER THEREAU – Ora Sabatini inizia a lavorare al mercato: e per rendere la rosa davvero attrezzata per inseguire lo scudetto e far strada in Europa, la società cerca anche un centravanti. Affidabile e che possa accettare la panchina (i titolari restano Destro e Totti) senza fare troppe storie, e magari anche farsi trovare pronto quando dovesse servire. L’ultimo nome sul taccuino di Sabatini è quello di Cyril Thereau, prima punta del Chievo, 7 gol in 32 partite quest’anno. Non esattamente un goleador ma un giocatore in grado di completare il reparto senza un grosso esborso: sondaggi con il Chievo in questo senso sarebbero già stati avviati. In fondo la Roma può mettere sul piatto il prestito di giovani interessanti (Sanabria, Jedvaj, più difficilmente Paredes, reduce da 6 mesi a Verona senza giocare mai) o magari qualche ragazzo in giro per l’Italia in comproprietà (Viviani, Caprari, Politano). Affare lowcost da chiudere in fretta, per poi concentrarsi sulle priorità: una punta esterna, preferibilmente mancina, un terzino sinistro, un difensore centrale che possa affiancare i titolari. Sempre che Bayern, Psg e Manchester United non inizino a fare sul serio per assicurarsi Mehdi Benatia.
IL WSJ: PALLOTTA ZAR ROMANISTA – “Stop a fumogeni e razzi. Voglio tifosi solo accaniti ma assennati”, Non aveva ancora dovuto assistere alla follia visa sugli spalti durante Roma-Juventus, eppure il presidente James Pallotta, al Wall Street Journal, già parlava in questi termini di ciò che si aspetta dai romanisti. Lo spettacolo dell’Olimpico lo ha deluso e innervosito domenica sera, al punto che aveva pensato di annullare la festa con i figli dei calciatori in campo. Una soluzione, nel futuro della Roma, potrebbe essere lo stadio di proprietà. Il primo tassella della “Improbabile rivoluzione” avviata da Pallotta. Che il quotidiano economico newyorkese definisce “lo zar americano del calcio romano”, l’uomo che “ha preso una società allo sfascio e l’ha fatta volare. Nel 2011 ha acquistato una quota del club per 12,5 milioni di dollari insieme ad altri soci americani, e tre anni dopo la squadra è tornata ad affermarsi nell’élite del calcio italiano”. E non solo sul campo, perché come riferisce il Wall Street Journal, “Il valore della Roma il prossimo anno crescerà a oltre 500 milioni di euro. E questo dato potrebbe addirittura raddoppiare se James e i suoi soci riusciranno a portare a termine il progetto ambizioso di un nuovo stadio di proprietà”. A ore il progetto arriverà in Comune: il futuro è adesso.