(M. Pinci) L’accordo era stato definito già prima della partenza per gli Usa, in un paio di incontri, a cena prima, a Trigoria poi. Ora la Roma e Rudi Garcia ufficializzano il prolungamento del contratto: il tecnico si lega al club giallorosso per altri tre anni, estensione quindi dell’accordo fino quindi al 2018, con un sensibile aumento – circa il doppio, da 1,3 a 2,5 milioni netti a stagione – dell’ingaggio percepito in questa stagione. E il prolungamento riguarderà anche il suo staff, il vice Bompard, il fedelissimo Fichaux. “Sono felice di annunciare che Rudi Garcia e la Roma hanno raggiunto l’accordo per il prolungamento di ulteriori tre anni del contratto esistente– ha detto il presidente Pallotta – Come ho già detto tante volte in passato, dopo aver trascorso la prima mezzora a New York in compagnia di Rudi, avevo capito che sarebbe stata la scelta giusta per guidare la Roma per lungo tempo. Questo prolungamento è parte integrante del nostro piano per portare continuità e successo al nostro progetto nella sua interezza. La proprietà della Roma e la sua dirigenza hanno lavorato fianco a fianco per costruire una squadra di caratura mondiale. Questo è un ulteriore passo per compiere il nostro programma a lungo termine. Siamo solo all’inizio del nostro viaggio e di quello dei tifosi e ancora una volta ringraziamo Rudi, il suo staff e tutta la Roma per questo meraviglioso inizio che spero diventerà un grande futuro per i tifosi giallorossi di tutto il mondo. Forza Roma”.
Garcia, da qualche ora in vacanza, è già al lavoro per il futuro con il suo staff: la preparazione sarà ancora curata del trio tecnico di lingua francese, che potrebbe essere integrato anche da un nuovo elemento. Intanto, la società a Orlando ha ripreso a definire con l’allenatore le strategie – già abbondantemente discusse a Roma, nel quotidiano – per il prossimo mercato. Strategie che, inevitabilmente, dovranno fare i conti con la questione Benatia. Che a Trigoria dice: “Restare? Credo di sì”.
BENATIA A TRIGORIA, MA NON INCONTRA I DIRIGENTI – A Trigoria è passato per qualche minuto: il tempo di raccogliere alcuni capi personali lasciati nel centro sportivo prima di partire con la Nazionale e di salutare qualche addetto alle strutture. Pochi istanti prima di ripartire verso Casal Palocco, nella villa acquistata solo poche settimane fa: nessun colloquio – né ufficiale, né casuale – con i dirigenti. Anche perché il dg Baldissoni era impegnato nella presentazione del libro “55 secondi” a Testaccio. Mentre il ds Sabatini, che domani darà vita al consueto one man show prima del mercato per fissare i cardini dell’estate romanista, è a Milano (dove si parla di un nuovo contatto con il Genoa per Borriello).Benatia, dunque, non ha incontrato nessuno, e forse è un bene: l’agente Sissoko aveva chiesto un incontro ai dirigenti, che però hanno preferito prendere tempo. Se parlerà più avanti: intanto – non è una novità – resta vivo l’interesse del City, che ha offerto un contratto da 4 milioni lordi di sterline al giocatore e deve ancora formulare l’offerta giusta per convincere la Roma a privarsi del difensore.
ADRIANO, L’AGENTE: “IN FUTURO GIOCHERA’ IN ITALIA” – Intanto Sabatini continua a lavorare sul mercato degli esterni: un nome caldo è quello del brasiliano Adriano Correia, laterale del Barça, contratto triennale firmato un anno fa ma anche la voglia di godere di un minutaggio maggiore (in blaugrana è chiusa da Jordi Alba). La Roma ci pensa, perché il brasiliano, capace di giocare su entrambe le fasce, rappresenta un’alternativa ideale per il ruolo di laterale difensivo multiuso che cerca il club. L’agente Affonso lascia aperta una finestrella: “Giocare in serie A è uno degli obiettivi di Adriano”, ammette. “Gli piace il campionato italiano – continua l’agente – anche se in questo momento per ragioni economiche è complicato. In futuro, però, sono convinto che giocherà in una grande squadra italiana”. La Roma, che segue anche Siqueira, esterno di ritorno al Granada della famiglia Pozzo dal Benfica, è alla finestra per cogliere l’occasione e regalare Adriano a Garcia.