(M. Monti) Giunge nella capitale l’architetto Dan Meis: stamattina la presentazione in Comune dello studio di fattibilità e del business plan. La conferma da Mark Pannes: “Il dado è tratto“. Allarme rientrato per Dodò: gli esami strumentali svolti ieri al Policlinico Gemelli hanno scongiurato il rischio dell’intervento chirurgico, dopo l’infortunio rimediato ad Orlando al ginocchio sinistro. Euforia, poi, per la nuova maglia Nike presentata ieri da capitan Totti: l’accordo decennale tra l’azienda americana e la Roma entra nel vivo e potrebbe riguardare anche i ‘naming rights’ del nuovo stadio di proprietà che sorgerà a Tor di Valle.
PROGETTO STADIO PRESENTATO: NIKE PARTNER PER IL FUTURO – Arriva nella capitale Dan Meis, l’architetto che si sta occupando anche dello studio di fattibilità dello nuovo impianto del Cagliari. Giunto da poche ore a Roma, in compagnia di Luca Silvestrone (l’intermediario della cordata americana che sta rilevando il club sardo), Dan Meis ha scritto sul proprio profilo Twitter: “Felice di essere tornato a Roma, la mia città preferita“. Giorni di lavoro serrato, quelli che lo attenderanno in Italia: stamane è avvenuta la consegna in Comune dello studio di fattibilità e del business plan per lo Stadio della Roma. Da qui a 90 giorni gli uffici tecnici effettueranno la valutazione per certificare il ‘pubblico interesse’ dell’opera in vista della conseguente presentazione del progetto ultimo che potrà avvenire entro i successivi 4 mesi. Conferma giunta da Mark Pannes tramite i social network: “Come direbbero i vecchi avi: ‘Il dado è tratto’. Il progetto per lo Stadio della Roma è stato presentato oggi“. La presentazione della nuova maglia Nike per la stagione 2014/2015, invece, ha reso euforici i tifosi della Roma e gli stessi calciatori giallorossi. Totti, Florenzi e compagni, che ieri hanno preso parte alla manifestazione ‘Winner Stay’ organizzata in Piazza Ragusa, hanno avuto modo di far capire quanto non sia solo la qualità della realizzazione della maglia stessa a renderla la “più bella” della storia della Roma, ma il quid fornito dalla partnership con l’azienda di Beaverton equivalga piuttosto a reale garanzia di ambizione per il futuro. L‘accordo decennale tra i due marchi, infatti, assicurerà alla società giallorossa cospicue entrate economiche già a partire da giugno: non è escluso, però, che in caso di raggiungimento di alcuni bonus (Scudetto, permanenza continuativa in Champions League) l’accordo possa diventare ancor più remunerativo per la Roma, così come avvenuto in passato tra la Nike e i principali club partner. L’azienda di Beaverton, per tradizione, entra attivamente nella pianificazione strategica delle aziende a lei legate e l’evento tenutosi ieri in Piazza Ragusa (totalmente gestito dalla Nike), nonché l’input di alcune modifiche strutturali all’interno dei Nike Store della capitale (per creare spazi riservati al materiale dell’As Roma), evidenziano la sinergia che verrà consolidata di anno in anno grazie all’apporto della Nike stessa. Non è un mistero, poi, che l’azienda statunitense sia interessata ad un coinvolgimento nel nuovo stadio di proprietà giallorosso, non solo con la presenza di uno store dedicato, ma anche per quanto riguarda la delicata questione dei ‘naming rights’, tuttora in fase di valutazioni e di studio del mercato.
SOLLIEVO PER DODO’ – Un controllo di palla sfortunato sulla corsia sinistra durante l’amichevole dello scorso 24 maggio contro l’Orlando City. L’enorme paura per aver immediatamente pensato al peggio, con il timore di una ricaduta dall’infortunio rimediato a novembre 2011 (rottura del legamento del crociato). Dodò, però, può tirare un sospiro di sollievo e, come lui, anche Walter Sabatini che potrà affrontare il discorso ‘terzino sinistro’, con meno pressione in ottica mercato. In caso di out prolungato, infatti, il ds avrebbe dovuto considerare il lungo stop di Balzaretti e il probabile spostamento nella prossima stagione di Romagnoli tra i centrali difensivi: situazioni che evidenziavano la priorità di sistemare la corsia di sinistra con due innesti di qualità (Kolarov e Clichy i nomi più gettonati). Solo un trauma distorsivo al ginocchio sinistro per il brasiliano, però, che è stato visitato ieri dal professor Cerulli al Policlinico Gemelli il quale ha scongiurato l’ipotesi dell’operazione chirurgica. Durante la tournèe in Florida il pessimismo che filtrava dal gruppo giallorosso aveva legittimato proiezioni ben più negative: le radiografie svolte in un ospedale locale sito a pochi chilometri di distanza dal’impianto dell’ESPN WWSC non erano riuscite a restituire il quadro completo dell’infortunio e ad escludere lesioni. Le stampelle, il volto preoccupato del terzino nelle ore successive all’infortunio e i messaggi di solidarietà giunti dal compagno di squadra Castan lasciavano intuire una certa gravità. Ma, già dalla serata al bowling che ha riunito la squadra e la dirigenza ad Orlando, Dodò era sembrato più ottimista e deciso a smentire le voci dei molti critici circa una sua fragilità strutturale. Dopo l’infortunio del 2011, infatti, il calciatore era stato costretto a restare lontano dai campi per un nuovo problema al ginocchio (tra agosto 2012 e ottobre 2012). Poi i fastidi alla schiena a febbraio 2013, la lesione al bicipite femorale della coscia sinistra ad aprile 2013 e la ricaduta lo scorso febbraio che lo ha costretto al forfait per più di un mese. Ora, però, c’è tempo per pensare a recuperare al meglio ed è lo stesso Dodò ad aver rassicurato tutti tramite il proprio profilo Twitter: “Subito al lavoro a casa, e dopo a Trigoria. Grazie a tutti per i messaggi e per tutta la forza che mi avete dato. Spero che anche nei prossimi controlli tutto vada bene!“. La situazione verrà monitorata tra circa 10 giorni quando il difensore si sottoporrà a nuovi controlli clinici.
Fonte: repubblica.it