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SCONTRI COPPA ITALIA Michele Esposito: “Mio fratello Ciro lotta tra la vita e la morte. Basta con questa violenza, spero in un incontro di riconciliazione con l’aggressore”

Scontri
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Michele Esposito ha espresso il suo disappunto per la situazione che ha visto protagonista il fratello Ciro, ricoverato in gravi condizioni al Policlinico Gemelli dopo i tre colpi di pistola che lo hanno colpito negli incidenti avvenuti nel pre-partita di Fiorentina-Napoli nella zona di Tor di Quinto a Roma. Queste le sue parole:

“Basta con questa violenza, è una follia! Vorrei un incontro tra mio fratello e chi ha sparato…”.

Come sta Ciro?

“Le condizioni sono stazionarie, sta lottando ancora tra la vita e la morte. Oggi non volevano fare entrare né mia madre né mio padre, quindi abbiamo chiamato prima il pm, poi il giudice per consentire una visita all’ospedale. E’ stato il primario dell’ospedale stesso a dire che i miei genitori dovevano vedere per forza mio fratello viste le sue condizioni. Io, che sono il fratello, devo aspettare la giornata di domani per ottenere le carte necessarie come se si trattasse di un colloquio. In tutto ciò mio fratello non può parlare e fare nulla. E’ una cosa assurda!”

Il suo rapporto con Ciro?

“Lavoriamo insieme, lo abbiamo fatto anche a Pasqua e il 1 maggio perchè le cose purtroppo non vanno bene per nessuno. Era spesso al seguito della squadra”.

Si sente di fare un appello?

“Chiedo a tutti di pregare per mio fratello per le sue condizioni in modo che possa uscire il prima possibile da questa situazione. E poi basta con questa violenza, non se ne può più. Il cacio dovrebbe essere qualcosa di bello, un gioco, una festa”.

Ha perdonato chi ha sparato come sua madre e suo fratello?

“Sì, anzi spero che permettano a quel ragazzo di vedere mio fratello. Siamo tutti italiani, dobbiamo aiutarci l’un l’altro. Abbiamo ricevuto molta solidarietà dal mondo ultras, dai tifosi della Lazio e anche da parte dei supporters romani e napoletani”.

Fonte: Radio Manà Manà

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