Mario Brozzi, medico sportivo ed ex medico sociale della Roma commenta così l’ennesimo episodio di vomito che ha visto protagonista il campione del Barcellona e dell’Argentina Leo Messi ieri in campo per un’amichevole pre-mondiale:
“Probabilmente si tratta di un fatto funzionale, di natura emotiva o da stress: il problema si ripete da tempo e sono sicuro che nel suo club ormai avranno fatto tutti gli accertamenti del caso. Inoltre se i conati fossero legati a un disturbo di natura organica, di sicuro non si risolverebbero così, come se nulla fosse. E’ capitato anche a me con altri giocatori. Ogni calciatore ha un suo modo per affrontare l’emotività. Anzi, queste reazioni denotano la sensibilità e la coscienza del ragazzo, alle prese con incontri in cui vuole dare il massimo. Ricordo che anche Francesco Totti nell’anno dello scudetto della Roma, il 2001, soffrì nelle ultime tre-quattro partite del campionato di cefalee fortissime. Il carattere di Messi traspare oltre che dal suo comportamento in campo anche dalle sue azioni. Un riflesso: una volta liberatosi dalla bolla gastrica, il giocatore è a posto e pronto a dare il meglio sul campo”.
Fonte: Adnkronos Salute