Il “Corriere dello Sport“, quest’oggi in edicola, fa il punto sul giovane talento serbo della Roma Adem Ljajic. Croce e delizia dei tifosi giallorossi, ma precedentemente anche dei tifosi della Fiorentina. Ma Adem Ljajic ha pur sempre 22 anni e a quell’età non si può pretendere tutto da un giocatore in forte crescita come Adem. Che poi non abbia la faccia sempre sorridente, che qualche volta in partita scompaia dal campo e poi finisca in panchina la settimana successiva, questa è storia e la Roma dovrà ragionare bene prima di decidere qualsiasi cosa sul talentuoso Adem.
Ljajic ha colpi che pochi hanno alla sua età. Sa segnare gol di assoluta qualità, sa confezionare assist vincenti come pochi. E allora perché la Roma dovrebbe cederlo? Anche se per arrivare ad Aubameyang ad esempio? I tifosi fanno un ragionamento abbastanza semplice. Perché per prendere il franco-gabonese bisogna sacrificare Adem? Non si può prendere l’uno e tenere l’altro? D’altronde giocano sì in ruoli simili, ma le caratteristiche sono decisamente differenti. Molto più manovriero e dedito alla rifinitura Ljajic rispetto ad Aubameyang che sembra più portato a puntare direttamente la porta.
La domanda se la fanno anche i fan giallorossi e in particolar modo i fan di Ljajic tra i quali, vale la pena ricordarlo, c’è anche Walter Sabatini che neanche un anno fa lo ha strappato al Milan per andare ad occupare la casella occupata in precedenza da Lamela, poi ceduto al Tottenham.Ljajic si è presentato segnando subito un gol alla seconda di campionato. E battendo senza problemi (Totti era appena uscito) un rigore molto pesante allo scadere del derby. Poi si è andato un po’ perdendo, ma senza mai affondare, anzi, riemergendo di tanto in tanto con gol, assist e prestazioni che ne hanno sempre fotografato il talento, la bravura. Ljajic vuole palla tra i piedi e a volte sembra intralciarsi con Totti. Ma in una Roma che alza l’asticella e raddoppia gli impegni il posto per chi tecnicamente è sopra la media dovrebbe esserci sempre. Sta poi al tecnico di turno (e Garcia ne ha tutte le possibilità) tenere tutti sulla corda e spremere il meglio da ognuno. Ljajic o non Ljajic, sarà comunque una decisione difficile da prendere. Forse meglio non prenderla allora…