(F. Bonsignore) – La Roma alza la voce sul caso Benatia. Dopo giorni vissuti tra interviste di fuoco, in cui il giocatore parlava di «offerta ridicola» da parte del club giallorosso per la rinegoziazione del contratto, e tentativi di ricucire i rapporti, Walter Sabatini rompe gli indugi. Prima chiarisce che «Benatia ha ancora 4 anni di contratto e rimarrà», poi punta il dito contro l’agente del difensore marocchino. Il direttore sportivo romanista definisce Mussa Sissoko «un menestrello alla ricerca di una corte che lo ascolti, che spara sentenze e ipotizza prezzi e inoltre propone giocatori di soppiatto al mio allenatore». Parole dure e circostanziate. «Vorrei ricordare a questo signore — prosegue Sabatini — che 30 milioni è il valore del piede sbagliato di Benatia, che è il sinistro. Il destro vale almeno un milione in più. Lo ripeto, è un calciatore incedibile ma, se il suo procuratore ipotizza un prezzo, i club a lui interessati devono valutare un costo di 61 milioni. Di fronte a questa cifra non mi sento di dire che Benatia resterà al 100 per cento». Il d.s. della Roma ha parole più miti per il giocatore: «Mehdi è un grande calciatore, ha principi solidi, gli abbiamo proposto un aumento, peraltro non dovuto, e non ci siamo trovati sull’ingaggio. Ma non voleva definire “ridicola” l’offerta. Lui parla una lingua non sua, ma non va demonizzato. Non resterà scontento». Sabatini, intanto, sta lavorando alla Roma che «l’anno prossimo deve giocare per lo scudetto». Iturbe resta un obiettivo («Lo seguiamo, ma è un’operazione complessa»); si punta ai rinnovi di Toloi e Bastos, si valutano Samuel e Keita. (…)