(L. Valdiserri) Arriva con contratto fino a giugno 2015, un milione netto più bonus a rendimento, il maliano Seydou Keita, 34 anni. Parte per due stagioni, in prestito al Bayer Leverkusen, il croato Tin Jedvaj, 18 anni. È la fine del «progetto giovani» alla Roma? Non proprio, anche perché quello del giovane difensore (soli 98’ in campionato, 90’ dei quali nell’ultima e inutile giornata contro il Genoa) potrebbe essere un arrivederci.
Non c’è dubbio però che: 1) con Garcia la Roma non fa più esperimenti ma vuole certezze; 2) Jedvaj non ha conquistato Rudi né in campo né fuori dal campo. Arriva così alla perfezione l’interessamento della società tedesca (quarta in campionato, sarà impegnata nei preliminari di Champions), che ha mandato il vecchio cuore giallorosso Rudi Voeller a trattare a Trigoria: «Sono venuto per fare un bell’affare sia per la Roma che per il Bayer. Cercheremo di farlo giocare di più nei prossimi due anni».
Seydou Keita servirà subito, visto che nella prima di Champions League – con De Rossi ancora squalificato per la gomitata a Srna in Shakhtar-Roma dell’8 marzo 2011 e Strootman infortunato – il centrocampo sarà in emergenza. È l’uomo di esperienza che voleva Garcia, visto che ha vinto due volte la Champions con il Barcellona. Arriva a parametro zero dal Valencia, dove ha giocato 11 partite di Liga (1 gol) e 7 di Europa League da febbraio, ritornato in Spagna dopo l’esperienza cinese con il Dalian. «Ho vinto tanto al Barça (14 titoli in 4 stagioni; ndr), ma voglio farlo anche qui. Sono venuto perché la Roma è un club ambizioso e fa le coppe europee. Non è una scelta economica, altrimenti sarei rimasto in Cina. Sono un giocatore di squadra, che fa gruppo. Voglio fare felici i tifosi vincendo trofei».
Ieri visita al ginocchio sinistro per Dodò: esclusa la necessità di interventi chirurgici. È come un altro acquisto a costo zero.