(G. Piacentini) Due spine, due problemi che il d.s. Walter Sabatini dovrà cercare di risolvere il prima possibile per consegnare a Garcia un gruppo che non sia solo forte tecnicamente, ma che abbia anche la testa giusta per cominciare una stagione che si preannuncia molto più impegnativa e carica di aspettative rispetto a quella passata. Gli ottimisti sostengono che «solo» due situazioni complicate saranno una passeggiata rispetto all’opera di ricostruzione, anche psicologica, di cui c’è stato bisogno lo scorso anno; i pessimisti che il rischio di destabilizzazione in un gruppo così compatto sia comunque molto alto.
La situazione più complicata è quella di Mehdi Benatia. Dopo l’intervista dal ritiro della nazionale marocchina, in cui dichiarava di sognare un top club europeo e che non avrebbe accettato il rinnovo, e la risposta di Waler Sabatini che ne ha fissato il prezzo a 61 milioni, la situazione non è cambiata, nonostante l’intervento di Rudi Garcia.
Il tecnico gli ha dato appuntamento per il ritiro, ma da parte del calciatore c’è sempre la volontà di cambiare aria e da parte della società quella di tenerlo, a meno che non arrivi un’offerta soddisfacente: non 61 milioni ma almeno 40. A quelle cifre si può trattare, finora però nessuno si è fatto avanti e la Roma, come ha fatto lo scorso anno con De Rossi, non ha intenzione di prolungare la questione troppo a lungo: oltre una certa data, insomma, non saranno prese in considerazione offerte. Se poi Benatia dovesse rimanere, dovrà essere bravo Garcia a ricucire il rapporto tra il calciatore, la società e la piazza, che non gli ha perdonato alcune dichiarazioni e ora lo aspetta al varco.
La seconda spina è Adem Ljajic. Il talento serbo è in bilico un po’ perché per caratteristiche tecniche non si adatta completamente al modo di giocare di Garcia, e un po’ perché si trova in una fase della sua carriera in cui ha bisogno di giocare con maggiore continuità per fare il definitivo salto di qualità. Una possibilità che nessuno a Trigoria può mettergli per iscritto e per questo il suo nome non è tra quello degli incedibili: il fatto che la Roma stia cercando due esterni d’attacco – ieri alla lista dei nomi si è aggiunto quello del Papu Gomez che gioca in Ucraina nel Metalist e ha una clausola di rescissione di 12 milioni – è un ulteriore indizio di una sua possibile partenza. In caso contrario, anche in questa situazione, la palla passerà a Garcia.