(G. Piacentini) Non è un riavvicinamento, ma un tentativo di armistizio. A fare da paciere tra Mehdi Benatia e la Roma ci si è messo ancora una volta Rudi Garcia, sempre più saldamente al timone della squadra giallorossa. Giovedì il tecnico, dopo aver passato la giornata a Trigoria a tracciare le linee guida del mercato e a chiedere alla società la conferma del difensore franco-marocchino, ha incontrato a cena proprio Benatia, che si trovava in un locale insieme a Bompard, che di Garcia è il vice. Il difensore, dopo aver sistemato nella Capitale alcune questioni personali, ieri mattina è partito per la Francia con una certezza: il tecnico giallorosso, col quale c’è una profonda stima reciproca, vuole trattenerlo e gli ha dato appuntamento al 15 luglio, giorno del raduno. Il modo per essere tutti felici e contenti, però, dovranno trovarlo il calciatore e la società. Cosa non facilissima allo stato attuale delle cose: Benatia, infatti, non ha per niente gradito le parole di Sabatini che ha definito il suo agente, che lui reputa come un fratello, «un menestrello in cerca di una corte che lo ascolti».
Dall’altra parte la società, forte di un contratto che scadrà nel 2018, mostra i muscoli e ha chiesto una cifra, 61 milioni di euro, che sta facendo allontanare una ad una tutte le big europee che avevano mostrato interesse nei suoi confronti: Bayern Monaco, Manchester City, Chelsea e Barcellona si stanno orientando verso altri obiettivi e più passano i giorni e più si fa strada l’ipotesi che Benatia possa rimanere a Roma. Ma con quale stato d’animo? L’intervento di Garcia è mirato proprio ad evitare che possa verificarsi una situazione di separato in casa, che andrebbe a minare la stabilità e la compattezza di uno spogliatoio che nella stagione appena conclusa è stato il punto di forza della squadra. La distanza tra l’offerta di adeguamento della società, circa 300 mila euro netti più premi a rendimento che farebbero lievitare l’ingaggio dagli attuali 1,2 ad oltre 2 milioni netti a stagione, e la richiesta del calciatore (2.5 netti più premi) è ancora tanta e sarebbe auspicabile una soluzione prima dell’inizio della stagione. In attesa di risolvere la questione, Sabatini pensa al futuro: preso Daniel De Silva, diciassettenne talento australiano del Perth Glory. Lo riporta il sito della federazione australiana.