(F. Oddi) A Roma da anni erano convinti di aver allestito il miglior gruppo di ’99 d’Italia: la scorsa estate hanno perso due titolari inamovibili, ma anche senza di loro oggi alle 17, ad Abbadia San Salvatore, si giocheranno la finale. Gli addetti ai lavori e i numeri della regular season dicevano la stessa cosa, la finale sarà Roma-Atalanta: hanno sbagliato di poco, i bergamaschi sono arrivati alla semifinale con 28 vittorie e 3 pareggi, poi con la Juventus è arrivata la prima sconfitta. E, come in Serie A, i bianconeri si giocheranno lo scudetto con la Roma, anche se qui i rapporti di forza sono invertiti: anche lo scorso anno i giallorossi erano in finale, sempre con in campo il bomber Gianluca Scamacca, probabilmente il miglior giocatore dell’intero campionato.
La fuga A marcarlo, oggi, forse il miglior stopper della categoria,Edoardo Bianchi, uno dei due ’99 che la Roma ha perso la scorsa estate(l’altro, Militari, è alla Fiorentina). La Roma ci puntava, la Juventus conosceva il suo valore, si è messo in mezzo un agente dal cognome molto noto, Raiola, solo che non è Mino ma il cugino Enzo, niente firma sul vincolo, qualche settimana fuori rosa e trasferimento a parametro zero. Cose che infastidiscono, cose che capitano: Bianchi, cresciuto nell’Axa, nel 2011 lasciò la Lazio e passò alla Roma, e anche Scamacca giocava coi biancocelesti.
Riscatto Ha le spalle larghe, l’ex centravanti della Lazio, e un macigno sopra: lo scorso anno Coppitelli se lo portò sotto età con i ’98 e gli affidò, nella finale scudetto, il rigore decisivo, che più decisivo non si può, il decimo, dopo che l’Inter aveva sbagliato il primo, e tutti gli altri avevano segnato. Aveva giocato 4 partite Scamacca, tutte dalla panchina, fatto 3 gol, avesse segnato quel rigore sarebbe finita lì: l’Inter vinse lo scudetto, lui ha riportato la squadra in finale segnando 33 gol in 29 partite, tra cui l’1-0 al Milan nella semifinale di giovedì. Le prime due della Final Eight, contro Napoli e Lazio, le ha saltate per un rosso evitabile, la terza del girone, proprio con la Juventus (1-1), è una delle pochissime in cui non ha segnato. Ci ha pensato Cappa, che 12 mesi fa era nei dilettanti della Polisportiva Carso: la Roma in semifinale ce l’ha portata lui, tre gol nelle tre gare del girone. Lui, e quelli che c’erano lo scorso anno, il capitano Marcucci, centrocampista di classe superiore, e il tecnico, Coppitelli: negli ultimi 8 anni la Roma ha fatto 4 finali scudetto Giovanissimi, due lui, una Montella e una Stramaccioni. Che nel 2007 aveva 31 anni, e divenne il più giovane tecnico a vincere uno scudetto coi professionisti: il 29enne Coppitelli, arrivato a Roma proprio con l’etichetta di «nuovo Strama», può togliergli il record.