(L. Calamai) Diego Costa e Dzeko hanno già il biglietto di ritorno in tasca. Una settantina di milioni di valore che in Brasile non hanno lasciato traccia. Alcune delle storie più intriganti del mercato mondiale passano invece per la nostra serie A. Che non è rock, che non è una macchina da soldi ma che, comunque, riesce sempre a proporre giocatori che poi, piacciono a tutti. Il caso simbolo è Juan Cuadrado. La famiglia Della Valle lo ha acquistato con un investimento complessivo di ventidue milioni. Di questi tempi una scelta coraggiosa. La volontà del patron Andrea è quella di provare a convincere il talento colombiano a restare ancora un anno a Firenze. Con Pepito Rossi e Supermario Gomez formerebbero un reparto d’attacco da Champions. Partita complicata.
Intorno a Cuadrado sta per scatenarsi un’asta impressionante alla quale si sono già iscritti il Barcellona (offerti 35 milioni più Afellay) e il Bayern che potrebbe abbattere il tetto dei quaranta milioni in contanti. E le grandi della Premier si stanno muovendo. La vespina viola può essere proposto come un Bale con meno muscoli ma con più tocco.
Un altro esterno d’attacco che sta sorprendendo tutti è Gervinho. Chi guarda con occhi distratti al nostro campionato magari lo ricordava ancora ai tempi dell’Arsenal, quando finiva per dribblare anche se stesso. Un anno di Roma e di Garcia lo hanno trasformato. Oggi Gervinho ha acquisito statura e valore internazionale. In molti lo riprenderebbero pagandolo a peso d’oro ma, naturalmente, per la società giallorossa è intoccabile. Si potrebbe andare avanti con Kovacic, che il Real segue con attenzione, con Candreva che è stato avvicinato al Psg, con Mertens protagonista con il Belgio. La serie A non va di moda ma in «vetrina» ha prodotti di lusso.