(F. Licari) – Sepp Blatter si ricandida e poi promette la moviola in campo. Doppio colpo di scena che chiude col botto un Congresso nel quale, per otto ore di fila, il boss Fifa raccoglie un successo dopo l’altro (niente limite d’età, soldi a valanga per tutti, un film sulla sua vita con Tim Roth, il sostegno totale tranne l’Uefa). Quindi il gran finale. Si votasse oggi, prenderebbe 160 voti su 209. Non sarà facile per Michel Platini lanciarsi all’assalto. L’unica voce contraria arriva da Londra, dall’ex numero uno della Federcalcio inglese, David Triesman: «Don Vito Corleone apprezzerebbe le sue strategie ». Padrino no, a Blatter non gliel’aveva mai detto nessuno. Ma, dette in Parlamento, sono parole non perseguibili. Moviola in campo Parlando di calcio in continua novità, ecco l’affondo: «Sto pensando di introdurre la possibilità, per gli allenatori, di opporsi due volte alla decisione dell’arbitro. Due occasioni a testa, in partita, per chiedere la verifica di un’azione». Se non è moviola questa. Può essere una boutade ma anche l’accelerazione di una clamorosa riforma. E subito: «La mia missione non è finita. Se mi vorrete, sono pronto a continuare». Elezioni il 29 maggio 2015: è già fatta?
Garcia veloce Non un accenno al Qatargate, sul quale non può sbilanciarsi neanche l’investigatore Michael Garcia che promette una chiusura rapida con le prove che ha in mano (e non il Sunday Times). Tanto, basta la sfilata di dollari a rallegrare i delegati. La Fifa è un moneymaker unico: il bilancio 2013 offre un ricavo di 1,386 miliardi di dollari (dei quali 630 da diritti tv e 413 dal marketing) e un utile netto di 72 milioni. Le riserve, in passivo nel 2002, sono oggi 1,432 miliardi. Le previsioni per il 2015-18? Fatturato di 5 miliardi, utile di 100. E chissenefrega se le spese per stipendi, sprechi di Congressi, Esecutivi e commissioni sono sulle centinaia di milioni: alle federazioni viene regalato un nuovo bonus di 750mila dollari. E per Russia 2018 si prospetta un formidabile aumento dei premi alle finaliste: 582 milioni di dollari (invece di 476 oggi). Vietato non qualificarsi.
Ma quale limite In cambio, le federazioni dicono «no» al limite d’età per il presidente: anche qui l’Uefa è battuta, il 78enne Blatter potrà restare fino al…2214. Il resto fluttua tra retorica e buona volontà. Se sincero sembra l’appello alla pacificazione tra Israele e Palestina — tutto può dirsi di Blatter, tranne che non abbia una sensibilità terzomondista sulla quale ha costruito il successo —, ma niente accordo, più deboli sembrano gli sforzi contro le esagerazioni dei procuratori e la moderna «schiavitù » dei giocatori di proprietà di fondi. Agenti: ad aprile 2015 scatta la nuova normativa che, però, «suggerisce» soltanto commissioni non superiori al 3%. Capitolo fondi: serve un altro anno. L’Uefa sull’argomento ha fretta: possibili nuovi strappi. Gli altri problemi — doping, scommesse, partite truccate — sono duri a morire.
E arriva il film La cosa divertente è che il riferimento a Marlon Brando e al Padrino arriva nel giorno in cui passa il trailer del film United Passions sul quale la Fifa ha investito 27 milioni di dollari. Racconta la storia dei Mondiali, di Blatter (Tim Roth), Joao Havelange (Sam Neill) e Jules Rimet (Gerard Depardieu). Non sarà mica celebrativo?