(R.Avantaggiato) – In fondo non è stato necessario aspettare tanto. Al quarto giorno del Mondiale, il muro è stato abbattuto. Quello della tecnologia che entra in campo di calcio, novità che ha debuttato in Francia-Honduras, domenica sera.L’arbitro che passerà alla storia per essere stato aiutato dalla moviola elettronica è brasiliano, anche se il nome lascerebbe pensare a origini italiane. Sandro Ricci, 40 anni da festeggiare a novembre, è in grande ascesa all’interno della Fifa, che lo ha già designato per la finale del mondiale per club, nel dicembre dello scorso anno. L’altra sera, quando la palla colpita di testa da Benzema è finita prima sul palo e poi ha varcato la linea di porta, sul tentativo del portiere honduregno di intercettarla, Ricci si è avvalso della Goal-line technology. Supporto elettronico che elabora in formato 3D le immagini e comunica direttamente all’orologio, che l’arbitro porta al polso, se la palla ha varcato o meno la linea di porta.
L’innovazione tecnologica è stata accolta con favore in molte parti del mondo (Blatter compreso) meno che in Honduras, la cui nazionale ha protestato per quanto accaduto a Porto Alegre. «Non era gol, la palla non era entrata totalmente», ha urlato al termine del match un infuriato Valladares, il portiere honduregno al quale la Fifa ha assegnato l’autogol. «Sono sconvolto, perché in un primo momento il computer aveva mostrato la scritta no-goal», ha rivelato invece il tecnico centro-americano Suarez. Effettivamente, un’indicazione di no-goal (mostrata sugli schermi dello stadio) era stata data, ma si riferiva al primo contatto della palla con il palo, mentre il gol è stato poi convalidato (con seguente segnalazione sugli shcermi) quando Valladares ha toccato la palla, rimbalzata dal palo, facendole varcare la linea di porta. Per evitare altra confusione, la Fifa d’ora in poi mostrerà solo le immagini tecnologiche soltanto in caso di gol.
Che la strada imboccata sia quella giusta , ne è convinto soprattutto Joseph Blatter che già annuncia altre novità. «Stiamo valutando di consentire agli allenatori di chiedere una o due volte a partita l’intervento della moviola, se contestano una decisione arbitrale. So già che l’Ifab non sarà d’accordo, ma si può sempre cambiare idea come ho fatto io». In Europa, l’Inghilterra ha già aperto alla tecnologia, mentre la Germania ha detto no, dopo l’opposizione dei calciatori della Bundesliga. In Italia, invece, per ora si andrà avanti con gli arbitri di porta.