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IL MESSAGGERO Roma, Keita e dopo Cerci

Keita
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(M. Ferretti) – Firmato il nuovo contratto fino al 2018, Rudi Garcia ha salutato tutti e ha lasciato Roma. Resterà in contatto quotidiano con il dg Baldissoni e il ds Sabatini, entrambi ieri a Trigoria nonostante la festività, per le faccende di mercato, e tornerà alla base l’11 luglio. Giusto il tempo per far ripartire la nuova stagione, che scatterà il 15, e che vedrà la Roma impegnata nella tournée americana con la “Guinnes International Champions Cup” dal 24 luglio al 4 agosto tra Denver, Dallas e Filadelfia, contro Real Madrid, Manchester United e Inter. La sua lista della spesa, concordata con Sabatini, ormai è chiara: un esterno basso a sinistra, un centrocampista post Taddei; un attaccante esterno: ecco le priorità per completare, migliorandola, la squadra che è arrivata seconda in campionato e che, Sabatini dixit, nella prossima stagione dovrà giocare per vincere lo scudetto.

AVANTI C’È POSTO
Per il centrocampo, che verrà integrato da Paredes, non c’è soltanto Keita che, essendo maliano, dovrà partecipare alla Coppa d’Africa. Ecco perché la Roma, che di fatto lo ha bloccato, non sta trascurando altre piste, al punto che i nuovi arrivi per quel settore potrebbero essere due, per un totale di sette elementi: De Rossi, Nainggolan, Strootman, Pjanic, Paredes, Keita più Mister Y. In campo nazionale monitorati Sturaro del Genoa, Allan dell’Udinese e Obiang della Sampdoria mentre la pista straniera che porta a Mavuba del Lille non può (per ovvi motivi) essere trascurata. In attacco la punta esterna chiesta da Garcia a Sabatini ha i connotati tecnici di Iturbe, di Cerci, dell’olandese Lens e anche di Cuadrado. Forse non arriverà uno di questi quattro, ma le probabilità che arrivi uno di questi quattro sono alte. Se fosse solo per la volontà del giocatore, Cerci avrebbe già preso la strada di Roma: è tifoso romanista e non l’ha mai nascosto. Non costa poco, però; sicuramente meno di Iturbe, che ha sei anni di meno, e anche di Cuadrado, che è in comproprietà tra Fiorentina e Udinese, club molto amico di Sabatini. Cuadrado, però, è nel mirino di Luis Enrique per il nuovo Barça e Iturbe piace e parecchio al Real Madrid: se dovessero muoversi realmente questi club, la Roma avrebbe poche chances di portare a casa il giocatore. Da più punti di vista, più facile arrivare a Lens, coetaneo di Cerci, della Dinamo Kiev (destro, al contrario di Iturbe e Cerci) e proprio all’ex giallorosso Alessio (ceduto alla Fiorentina per 4 milioni nell’estate del 2010), per il quale potrebbero entrare in ballo contropartite tecniche e non soltanto soldi. Raccontare in giro che il Torino non vende Cerci, assistito da Sergio Berti (ora guadagna 760 mila euro l’anno), lo stesso agente di De Rossi, perché ha già venduto Immobile serve solo a far alzare il prezzo del cartellino, vero presidente Cairo?

Per la difesa, si sa, tiene ancora banco il caso Benatia (in questi giorni a riposo sotto il sole di Ostia), che a breve avrà un faccia a faccia con Sabatini. Che, per non saper nè leggere nè scrivere, sta seguendo almeno altri due centrali di difesa, oltre a lavorare per un riscatto equo di Toloi. Romagnoli ha rinnovato fino al 2018 e, quindi, potrebbe esser mandato a giocare con maggior continuità: se Benatia non trova l’amateur da 61 milioni (il City ha offerto 41 milioni in meno…), lui, Castan e Toloi (o Romagnoli) più Mister J per il centro della difesa. Basa del Lille piace a Garcia, Astori del Cagliari piace da sempre a Sabatini, che segue – a modo suo – anche Vertonghen e Paletta. A sinistra Kolarov rappresenta l’obiettivo più alto e più costoso, magari un po’ meno costoso di Adriano del Barcellona, che Luis Enrique vuole portare a destra per sostituire Dani Alves che saluterà la Catalogna. Il nome nuovo è quello di Ali Adnan, iracheno, classe 1993 del Caykur Rizespor; quello un po’ meno nuovo, anche se si tratta di un giovanissimo, è Abner del Coritiba. A Sabatini piacerebbe da matti ingaggiare il neo azzurro Darmian, un esterno che lui aveva preso a Palermo nell’estate del 2010 dal Milan per 500 mila su segnalazione del fratello Carlo, che lo aveva avuto in B a Padova. Oggi il valore di Darmian è leggermente aumentato. Curiosità: Sabatini non l’ha più seguito solo perché pochi mesi dopo il suo acquisto ha mollato Palermo.

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