(S. Pieretti) Mezzogiorno di fuoco. Dopo l’eliminazione dal Mondiale e le dimissioni immediate del Presidente federale Abete e del ct Cesare Prandelli, il mondo del calcio prova a rifarsi il trucco.
Ore 12, apertura dei lavori del Consiglio federale. Intorno al tavolo si riuniranno quasi tutti quelli che hanno portato il calcio italiano alla deriva: tra loro ci potrebbe essere il nuovo Presidente. A orchestrare la riunione odierna ci sarà Demetrio Albertini già, vicepresidente e capodelegazione in Brasile, dimissionario ancor prima di prendere l’aereo per Rio de Janeiro. Si è mosso in anticipo, quasi a sottrarsi dalle responsabilità. Si sarebbe già sottratto anche alla corsa per la poltronissima di via Allegri, ma un’eventuale posizione di stallo tra le componenti lo porterebbe a presentare in extremis la candidatura.
Intanto il vicepresidente vicario Carlo Tavecchio cercherà di traghettare la Figc in questi quaranta giorni che lo separano dal prossimo Consiglio Federale fissato per il prossimo 11 agosto. Quello sarà anche il giorno dell’Assemblea generale elettiva, che è già stata preconvocata. Carlo Tavecchio è in pole position per quanto riguarda la candidatura alla poltrona presidenziale: potrebbe avere i numeri per essere eletto, ha l’appoggio delle tre Leghe (Serie A, Serie C e Lega Dilettanti), ma non quello dell’Assocalciatori, pronta – eventualmente – a sposare la causa Albertini. Potrebbe presentare la propria candidatura anche Francesco Ghirelli, di certo non un innovatore. Il nome nuovo – questo si – potrebbe essere quello del Presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi. Ha svolto un lavoro eccellente, portando risultati di gran lunga superiori alle aspettative, ma è lui stesso a chiamarsi fuori dalla contesa: «Non è importante chi si candida, ma sono importanti gli obiettivi che i candidati proporranno all’Assemblea».
I tempi sono stretti, anche perché bisognerà trovare anche un nuovo commissario tecnico. Apparentemente si brancola nel buio, ma la Federazione si è già mossa per tempo, sondando il terreno con Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese ha già incontrato un dirigente della Federcalcio a Roma, in un pranzo a bordo piscina consumato all’Hotel Cavalieri Hilton durante il quale – l’ex milanista – avrebbe dato la propria disponibilità per ricoprire l’incarico da ct. Altre candidature non mancano, da Mancini a Guidolin, da Spalletti a Zaccheroni passando per Cabrini e Di Biagio. Sarà una lunga giornata: la soluzione del rebus è difficile, e come al solito sarà una soluzione all’italiana.