(A. Austini) – Un nuovo derby infiamma l’etere. Il club giallorosso punta forte sul progetto «media» e, mentre ultima i lavori per gli studi all’interno di Trigoria, dopo aver valutato una decina di proposte ha raggiunto l’intesa per l’acquisto della frequenza: sui 100.7 mhz dell’ex Voxson Vintage Radio, sostituita da un paio d’anni dalle trasmissioni laziali, si parlerà di Roma. Lotito sembra essersi arreso all’idea, visto che non gestisce la proprietà delle «onde», ma ha affittato gli spazi: nonostante un contratto fino al 2016 con tanto di penali, al momento non è dato sapere dove si sposteranno i programmi di Lazio Style.
Intanto sui 100.7 si cambia musica. Quando? Presumibilmente da fine luglio in concomitanza con la tournée negli Usa. Oppure subito dopo. L’intento della Roma americana è di creare un network d’intrattenimento sul modello delle emittenti inglesi. Non una «talk radio», quindi, come quelle che affollano già l’etere della regione – alcune delle quali finite in disgrazia – ma una stazione dai contenuti variegati. Della squadra si parlerà eccome, ci mancherebbe: in arrivo un gruppetto di speaker già «addestrati» al mondo delle radio locali .
Inizialmente alla proprietà interessava creare un canale mondiale in streaming su internet per raggiungere i tifosi sparsi fra i vari continenti che non riescono a seguire le partite: il campionato italiano all’estero arriva con sempre più difficoltà. I romanisti delle legioni straniere saranno accontentati ugualmente, perché la nuova radio verrà accesa anche in rete e, molto presto, racconterà le partite in diretta con cronache in sei lingue diverse. Ma nel frattempo il responsabile del «progetto media» Guido Fienga ha studiato il mercato locale, scoprendo gli interessanti margini di guadagno grazie a un bacino molto grande.
Lo scopo principale della Roma americana è fare soldi con i media. E una radio che trasmette anche in modulazione di frequenza può farlo più velocemente grazie a sponsor di grande respiro. Senza contare l’utilità di un canale ufficiale in più, che ospiterà i giocatori e i protagonisti presenti tutti i giorni a Trigoria. In parallelo alla radio, partirà la rivoluzione di Roma Channel con studi e sale montaggio rinnovate. Non sarà più la Rai a occuparsi della produzione, ma la società stessa affidandosi alla redazione attuale.
Il canale rimane almeno per la prossima stagione sul 234 di Sky, quindi criptato e a pagamento, ma la Roma ha chiesto di trasmettere in Alta Definizione e promette un netto miglioramento dei contenuti che verranno distribuiti anche sui vari canali «digitali» del club. Un settore in espansione e a cui Pallotta tiene particolarmente.
La Roma Channel di oggi ha raccolto e mantenuto circa 18mila abbonamenti che bastano appena a pagare le spese: l’obiettivo di Fienga & Co. è migliorare in fretta questi numeri. In futuro non è escluso il passaggio della tv in «chiaro». Per quest’anno, con la Champions trasmessa in esclusiva da Sky, alla Roma va bene restare sul satellite. Mentre accende la radio.