(M. Calandri) – Un tempo erano i colori del club, nient’altro. Poi sulle maglie da gioco sono comparse le scritte degli sponsor. Ora le fotografie dei tifosi, incastonate sui numeri dei loro beniamini come tante tessere di un mosaico. Una sintesiesemplare di tifo e marketing che ha già attecchito in Francia, e tra poco arriverà in Italia: l’esordio il 2 agosto al Ferraris di Genova durante il torneo dedicato a Riccardo Garrone, indimenticato presidente della Sampdoria.
I blucerchiati indosseranno divise “sponsorizzate” dai fans, che con 15 euro potranno acquistare uno spazio di 60 millimetri quadrati. E metterci la faccia, letteralmente, insieme agli altri supporter. In questa occasione il ricavato sarà devoluto in beneficenza all’ospedale pediatrico Gaslini, ma ci sono buone ragioni per credere che l’operazione – con l’ok della Lega – possa presto essere messa a bilancio da tutte le squadre.
Juventus, Genoa, Verona e diversi altri club anche di serie B hanno avviato i contatti con la società che da meno di un anno gestisce il business in Europa e ha già raggiunto un accordo di merchandising con 11 formazioni della Ligue 1 (6 della Ligue 2), 3 olandesi (Groeningen, Twente, Eindhoven), le portoghesi Benfica e Porto, le spagnole Español e Celta Vigo. Nel passato torneo delle Sei Nazioni di rugby la Francia ha giocato partite in casa con le maglie “pubblicizzate” dai tifosi, dal prossimo anno dovrebbe accadere lo stesso con gli azzurri.
A seconda del numero della maglia e della dimensione della fotografia (30 o 60 millimetri), su ognuna delle 23 maglie della squadra del cuore possono essere collocate in media dalle 230 alle 460 immagini. Il tifoso potrà comprare direttamente lo spazio fotografico attraverso il sito web della squadra del cuore. Prezzo stimato per finire sul numero 1 di Buffon o il 10 di Totti: 25 euro a partita e 80 per un pacchetto di 4 match.