(M. Pinci) – I due si conoscono, e sono amici, da tempo. A dire il vero, solo un paio di anni fa avrebbero potuto finire nello stesso club. Ora la suggestione è tornata, ma i ruoli se li sono invertiti. Miralem Pjanic chiama Edin Dzeko alla Roma. «Mi ha detto che il calcio italiano gli piace, sarebbe un bel colpo se lo prendessimo». Chi lo ha ascoltato su Sky nel dopo partita di Argentina-Bosnia ha provato un sussulto. In realtà, l’idea è destinata a restare una semplice suggestione, ma che almeno per qualche ora ha acceso la fantasia di tanti. Ma lo stipendio da 7 milioni a stagione, il cartellino valutato non meno di 25 milioni dal City e anche il rinnovo di contratto a cui il club lavora da tempo rappresentano elementi insuperabili. Anche perché la Roma non ha alcuna intenzione di fare un investimento in questo senso: più facile semmai sia il City, in futuro, a interessarsi al bosniaco dei giallorossi, già sondato nel 2012 proprio su indicazione di Dzeko. Il presente della Roma si chiama invece Marko Basa: l’acquisto del 31enne difensore del Lille è a un passo: accordo raggiunto con il club francese e con il giocatore, mancano i dettagli. A Roma potrebbe arrivare appena finite le vacanze. Capitolo terzini, arriva il baby Anocic e si presenta: «Non so se giocherò nella primavera o nella prima squadra, ma è comunque un sogno».
Si torna a parlare di Darmian, ma è carissimo, meglio il genoano Vrsaljko, 24 anni titolare della Croazia ai Mondiali. Preziosi lo valuta 7 milioni, ma i due club torneranno a parlarne in settimana, quando si troveranno a dover affrontare altri argomenti. Per la settimana delle comproprietà, infatti, è atteso Sabatini a Milano, e nelle cene con l’amico Preziosi il ds romanista discuterà anche del futuro dei giocatori a metà tra i due club. Bertolacci resterà in Liguria (può andare al Milan), dove lo raggiungerà D’Alessandro, che piace in Inghilterra.