(F. Ferrazza) – Dichiarandolo incedibile, lo ha in pratica messo sul mercato. Ma a che prezzo. La conferenza-monologo di Walter Sabatini è inevitabilmente focalizzata sul casoBenatia, salvo poi allargarsi svelando anche altri scenari di mercato. «Mehdi non va demonizzato, perché ha fatto una stagione fenomenale. È vero, gli avevo promesso un ritocco a fine stagione, ma evidentemente avevamo pareri discordanti sull’entità. Il suo procuratore, Sissoko, il menestrello in cerca di una corte, lo valuta 30 milioni. Io valuto 30 milioni il piede peggiore di Benatia, quindi per prenderlo ne servono almeno 61 di milioni». Della serie, chi offre ingaggi importanti al ragazzo, si presenti seriamente aTrigoria. Cosa avvalorata da un altro passaggio di Sabatini. «Un aggettivo per il prossimo mercato? Pirotecnico, avrei detto in un’altra epoca. Oggi direi sofferto, ma intelligente. Tornando a Benatia: non possiamo aspettare che si sedimentino pensieri e condizioni, interverremo cercando un titolare che possa fornire garanzie all’allenatore e alla squadra». Quindi, la Roma si sta già muovendo per il dopo Benatia.
Sabatini si scopre, poi si sbilancia («gareggeremo per lo scudetto») regalando altre piccole anticipazioni. «Taddei non resterà e prenderemo un calciatore di pari esperienza, ma con una densità maggiore di impegni a livello europeo, un pochino più utile». Dovrebbe trattarsi di Seydou Keita, classe ‘80, in scadenza dopo sei mesi al Valencia.
In attacco il diesse giallorosso ammette: «Siamo interessati a Iturbe, lo seguiamo, ci piace, anche se è difficile. Cerchiamo un attaccante esterno, capace di fare gol». Il profilo di Cerci, che, a sorpresa, potrebbe tornare nella capitale. Ha intanto rinnovato anche Romagnoli: il difensore fatto in casa resterà a Trigoria fino al 2018.