(F. Manassero) – Vuole blindarlo a vita, ma si accontenterebbe di trattenerlo un’altra stagione per giocare insieme l’Europa ritrovata. Se Alessio Cerci è tornato a essere il granata più richiesto dopo la partenza di Immobile, il Torino non ha alcuna intenzione di privarsi dell’altro gioiello più prezioso del catalogo di Ventura. L’avviso ai pretendenti arriva ancora una volta da Urbano Cairo. «Cerci è il nostro top player e non voglio cederlo – così il patron -. Poi, con l’Europa League, non possiamo permetterci altre cessioni. Quella di Immobile era quasi obbligata, ma il gemello non si tocca». Certo non mancano i tentativi di incursione, diventati sempre più insistenti con l’avvicinarsi di un Mondiale che potrebbe ritoccare (ancora) la valutazione del giocatore, pagato alla Fiorentina 7 milioni e ora accreditato di una quotazione tra i 16 e i 18 milioni. Juventus, Napoli, Inter e Milan l’hanno seguito per l’intera stagione (e con loro diversi club inglesi e tedeschi), ma ora è la Roma che sembra pronta a sferrare l’attacco più convinto: lo vuole l’allenatore Garcia che l’ha messo in ballottaggio con l’argentino Iturbe del Verona. «Premesso che non ho ricevuto nessuna offerta – ancoraCairo -, non ho neanche fatto il prezzo di Cerci e non so quanto costi. Comunque molto: da due stagioni sta giocando alla grande e tra poco farà 27 anni, l’età in cui di solito un giocatore dà il meglio. Sabatini è più bravo di me in queste cose… Scherzo, ma se Benatia, che è suo coetaneo, è valutato 61 milioni, anche io devo cominciare a fare due conti». Cairo per ora non ci sente, ma intanto la Roma studia la strategia per fare breccia nel bunker granata. Affilando le armi a disposizione: l’estremo gradimento dell’attaccante, che sogna di giocare un giorno la Champions con il club che l’ha allevato e che tornerebbe nella sua Valmontone, una macchia di case a poca distanza dalla capitale. E poi, una rosa con gente che già in passato il Toro ha provato a prendere. L’idea della Roma è offrire il nome più pesante per le tasche granata, da aggiungere a un altrettanto robusto conguaglio in denaro, quello dell’attaccante Adem Ljajic. In passato il club di Cairo l’ha cercato, per poi ritirarsi di fronte agli alti costi: 2 milioni d’ingaggio e 11 per il cartellino.