(A. Calzoni) Arriverà sul filo di lana la decisione della Lega Calcio per assegnare i diritti tv per la serie A dal 2015 al 2018. I presidenti dei club hanno tempo fino alle 12 di oggi per fare una scelta, oppure si dovrà stendere un nuovo bando. L’assemblea della Lega, già interrotta lunedì dopo tre ore di accese discussioni, ieri pomeriggio, nelle oltre due ore di riunione, non è riuscita a sciogliere l’intricata matassa delle offerte avanzate dai broadcaster, primi tra tutti Mediaset e Sky. Questo ulteriore rinvio potrebbe essere funzionale proprio ad un accordo tra i due colossi televisivi, che eviti le cause incrociate minacciate nei giorni scorsi e permetta alla Lega di massimizzare i ricavi. Le due emittenti, però, almeno formalmente, non sembrano intenzionate ad un avvicinamento. «Il problema è facilissimo – ha spiegato l’ad del Milan Galliani – domani o si assegnano i diritti tv o non si assegnano e si rifà il bando anche cambiando tutto, le cifre, i pacchetti, le composizioni ». Nessuna indicazione, invece, sulle preferenze dei club.
«Non si può dire, è turbativa d’asta», si è limitato a dire sorridendo Galliani, che nelle prime due riunioni ha schierato il Milan a favore dell’indicazione fornita dall’advisor Infront: vendere a Sky il pacchetto B (le partite delle 8 big sul digitale terrestre) e a Mediaset i pacchetti A (le stessa partite sul satellite) e D (le gare fra le altre 12 squadre) con ricavi per oltre 1 milione di euro. L’asta «potrebbe avere una conclusione non piacevole per qualcuno », ha spiegato il presidente del Genoa Enrico Preziosi. «Domani (oggi, ndr) sarà una giornata importante – ha aggiunto – non fa bene a nessuno questa fase di stallo». Nella riunione di lunedì, solo due società si erano espresse chiaramente contro l’indicazione di Infront e una si era astenuta per timore delle conseguenze sul piano legale. Non sarebbe convinta nemmeno la Juventus, che ieri è intervenuta in assemblea con Lazio, Sampdoria e Napoli. Decisivo sarà il voto di domani a cui parteciperanno le neopromosse Empoli, Palermo e Cesena.