Obiettivo scudetto raggiunto. Piccolo remake del campionato di Serie A con Roma e Juventus ancora protagoniste. Ma stavolta a spuntarla, nella finale del campionato di Giovanissimi Nazionali giocata ad Abbadia San Salvatore, è la squadra giallorossa. È il giovane e promettente Scamacca, all’inizio del secondo tempo, a realizzare il goal decisivo: calcio di punizione dal lato corto sinistro dell’area di rigore calciato da Marcucci, la palla, dopo una lieve spizzata di Antonucci, arriva sul secondo palo all’attaccante che, di destro, mette in rete. I ragazzi di Coppitelli sono considerati il fiore all’occhiello del settore giovanile della Roma. 23 vittorie e 3 pareggi su 26 partire di campionato. 109 reti realizzate e solo 8 subite, compresa la Final Eight. Due trofei prestigiosi già vinti come la Nike Premier Cup, che si disputa ogni anno a febbraio in Abruzzo tra le formazioni campioni d’inverno nei propri gironi, e il Memorial “Gusella”. Numeri da record. Un rullo compressore ed allo stesso tempo un’orchestra che suona una perfetta musica.
La forza di questa squadra è stata l’ampiezza della rosa e la grande quantità d’alternative a disposizione. Punti di forza la solidità ed una naturale propensione al lungo possesso palla. La capacità di addormentare il gioco nella mediana per poi colpire al momento opportuno ha rappresentato il lietmotive del gioco della giovane squadra giallorossa. La società da anni era certa di aver allestito il miglior gruppo di ’99 d’Italia. Ragazzi di 15 anni, quasi tutti della provincia di Roma, guidati con grande equilibrio da Federico Coppitelli.
L’allenatore giallorosso è stato capace di esaltare il gruppo e, con questa vittoria, diventa il più giovane tecnico a vincere uno scudetto coi professionisti. Il ventinovenne allenatore, arrivato a Roma proprio con l’etichetta di nuovo Stramaccioni, toglie il record proprio a quest’ultimo che vinse lo scudetto nel 2007 all’età di 31 anni, sempre con i Giovanissimi Nazionali della Roma.
Qualità del collettivo quindi fattore fondamentale. Ma il collettivo è fatto dai singoli. Le vittorie stagionali sono passate tra i piedi di giocatori quali Lirim Kastrati, difensore centrale determinato e sicuro, Mirko Antonucci attaccante esterno molto elegante e di notevole spessore tecnico ed Andrea Marcucci centrocampista centrale di grande energia e sostanza.
Menzione a parte la vuole Gianluca Scamacca. Bomber vero e di razza che con i suoi gol ha trascinato la squadra. Prima punta atipica sia per la capacità di muoversi su tutto il fronte d’attacco che per il la potenza fisica e la qualità tecnica. È un mix di forza, esplosività, fisicità, coordinazione. Ne sentiremo sicuramente parlare ancora. Talenti veri quindi, talenti del domani. Ma se per loro il presente è tricolore, il futuro sarà, con queste prospettive, sicuramente roseo.
Fonte: gianlucadimarzio.com