Il 14 dicembre è prevista un’udienza davanti al giudice che stabilirà se il terreno di Tor di Valle è effettivamente di proprietà di Luca Parnasi: la strada da percorrere è ancora lunga prima di poter aprire ufficialmente il cantiere per il nuovo stadio della Roma.
Ma il progetto per lo stadio va avanti. Entro agosto una commissione municipale dovrà stabilire se l’opera potrà essere considerata di interesse pubblico e, quindi, giovarsi della legge sugli stadi. Se tutto andrà bene poi ci vorranno altri 6 mesi per acquisire tutti i permessi per poter costruire.
La Roma continua a sperare di poter giocare la prima partita nel nuovo stadio nella stagione 2016/17, ma più realisticamente potrebbe farlo nel 2018/19. Domani o venerdì i disegni dei progetti per le strade, il ponte sul Tevere, lo snodo autostradale, la stazione per il trasporto sul ferro verranno resi di dominio pubblico. Da subito, infatti, l’amministrazione capitolina ha promesso che tutto sarebbe stato reso pubblico e niente nascosto ai cittadini romani. Strutture importanti che dovrebbero costare intorno ai 230 milioni, tutto a carico della società che costruirà lo stadio, società che fa capo a James Pallotta.
Le amministrazioni ambientaliste hanno smesso di opporsi al progetto, chiedono, ora, assoluta chiarezza.
Fonte: Corriere dello Sport