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AS ROMA Caso Benatia, la società decide

 

Benatia
Benatia

Mehdi Benatia è infortunato sul serio, non per opportunità politica ed economica.Venerdì a Rieti non ha giocato, perché non valeva la pena tormentare la caviglia destra inseguendo gli agili ragazzini indonesiani, contro i quali ad Ashley Cole, per dirne una, è stata data licenza di lasciar perdere la difesa e stazionare nella sezione superiore della fascia.

Per il marocchino, nonostante l’assenza, non sono mancati applausi, festeggiamenti e inni, versione vivente degli striscioni esposti nei giorni precedenti intorno a Trigoria. I tifosi sostengono che le questioni di soldi sono accidenti che non li riguardano. Se la vedano procuratori, menestrelli e dirigenti della società. Ai sostenitori della Roma interessa che Benatia resti al centro della difesa che potrebbe vincere lo scudetto. Per un’altra stagione almeno.

E’ più o meno il medesimo senso di ciò che a Benatia ha detto l’allenatore Rudi Garcia, giungendo quasi a convincerlo. Le squadre su cui il difensore contava per triplicarsi lo stipendio che percepisce alla Roma stanno evaporando una dopo l’altra. Il Manchester City ha preso Mangala, il Chelsea ha già speso molto e non intende avvicinarsi ai 40 milioni pretesi dalla Roma, il Barcellona ronza in cerchi concentrici sempre più stretti intorno a Thiago Silva.

Intanto Benatia s’allena, con la furia di un separato in casa che si ritiene fermamente dalla parte della ragione. Tra il club e il giocatore esiste un regolare contratto che dura fino al giugno del 2018. Se Trigoria vuole Benatia resta, al netto di giudici che scovino da qualche parte gli estremi del mobbing e sciolgano l’accordo.Ma questa naturalmente è una battuta.

Alla Roma nvorrebbe confermare i difensori centrali su cui è stata costruita in gran parte la brillantezza della passata stagione. Contemporaneamente, non dispiacerebbe neppure cedere il marocchino, incassare qualche decina di milioni e sostituirlo con due tra Basa, Balanta, Vlaar, Rolando. Perché tutti a Trigoria, compagni di squadra, tecnici, quadri, hanno guardato in faccia il marocchino e hanno visto l’oscurità del suo umore. Perché i primi segnali di nervosismo sono emersi sin dal primo allenamento: atteggiamenti stizziti di chi si sente di passaggio. Accompagnati, è corretto precisarlo, da un impeccabile comportamento professionale: il difensore ha raggiunto i campi del centro sportivo prima del raduno ufficiale.

E poi perché la Roma a Benatia qualora decidesse di confermarlo dovrebbe comunque rinunciare per un bel po’ di tempo. Il Marocco ospiterà la Coppa d’Africa dal 17 gennaio all’8 febbraio 2015. Da Natale in poi, il centrale andrà lasciato alle cure delle sua Nazionale.

E’ una zavorra che appesantisce ogni decisione su Benatia, chiunque debba prenderla. La Roma sino a questo momento conta un passivo di 25,4 milioni nella campagna acquisti in corso, passivo certificato dagli stessi comunicati di borsa emessi dalla società.Guadagnare qualcosa non farebbe male al bilancio e comunque parte dei soldi incassati con la cessione di Benatia verrebbero investiti in ulteriori acquisti a completamento della rosa.

Fonte: Corriere dello Sport

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