Il diamante grezzo si tiene e si trasforma nel guscio pieno di luce che ci s’immagina debba essere. Però può anche essere venduto in caso di necessità. Se non vogliamo chiamare necessità quella in cui versa la Roma in questo momento definiamola pure altrimenti. Ma alla fine il direttore sportivo Walter Sabatini ha portato il colpo da ko acquistando Juan Iturbe, com’era ampiamente previsto. L’unica cosa non prevista è stata la cifra.
Alla fine i 28,5 milioni totali che è costato Iturbe sono stati spesi perché evidentemente l’argentino era considerato più prezioso di quei soldi nel quadro generale della Roma della stagione prossima. L’acquisto di Iturbe quindi, ha esaurito le risorse stanziate per la campagna acquisti. Anche gli ingaggi a costo zero (Cole, Emanuelson, Keita) non sono del tutto gratis, in quanto fanno aumentare il monte stipendi.
Se entrano 40 milioni o anche 35 per Mehdi Benatia il problema non esiste. Se non entrano, com’è possibile, allora probabilmente la Roma deve interrompere la campagna acquisti. Tranne per un particolare niente affatto secondario: serve urgentemente un difensore centrale. Due, se parte Benatia. E poi, a prescindere dal bisogno puro e semplice, la Roma non ha ancora abbandonato al suo destino Yannick Ferreira-Carrasco, l’attaccante esterno del Monaco che a vent’anni ha colpito al cuore anche Rudi Garcia con il suo gioco elementare come il basket migliore: corri, tira.
Per Ferreira-Carrasco la Roma ha offerto prima 5 milioni, poi 7, e i soldi posso arrivare dalla cessione di Adem Ljajic. Garcia è convinto e anzi ha voglia di ripulirlo dalle scorie tecniche che ancora gli smorzano la brillantezza. Però si rende pure conto che in una rosa abbondante aggiungere un velocista belga senza togliere nessuno diventerebbe un esercizio di pura accumulazione fine a se stessa. Senza contare che Ljajic partendo porterebbe con sé un ingaggio non leggero, sui due milioni. La Roma naturalmente non svende Ljajic e chiede 12 milioni, di cui una percentuale andrebbe alla Fiorentina in base agli accordi dello scorso anno.
Per Ljajic bisogna trovare un amatore o un collezionista. Oppure un altro club in cui giri l’hobby di ripulire i diamanti grezzi. In Inghilterra ne esistono, ma per adesso la Roma sta ascoltando soprattutto i tedeschi dello Schalke 04. I quali sono arrivati a 11 milioni, non lontano dalla dozzina netta che convincerebbe il direttore sportivo Walter Sabatini a metterci la firma. In quei paraggi di cifre non si fa poi molta fatica a convincere i dirigenti della Roma. Con 12 milioni non solo si paga Ferreira-Carrasco, ma avanzano i soldi per un centrale difensivo del rango di Marko Basa, per il quale il Lilla chiede 5. Oppure per Eder Alvarez Balanta, molto più giovane ed eccellente anche sulla fascia sinistra. E questo sì che abbasserebbe la saracinesca sul mercato della Roma.
Se poi arrivasse la famosa e ogni giorno meno probabile offerta superlativa per Benatia, allora si farebbe sempre in tempo a riaprire bottega. Anche se a quel punto basterebbe prendere un ulteriore difensore centrale per sentirsi tranquilli. Non è mai sparito dai sentimenti romanisti Rafael Toloi, tornato a San Paolo a sua volta con la morte nel cuore.
Fonte: Corriere dello Sport