Zdenek Zeman si presenta a Cagliari. Il boemo è il nuovo allenatore dei sardi, proprio la squadra che ne ha sancito l’esonero dalla Roma a febbraio 2013. Nella mattinata odierna ha tenuto la conferenza stampa:
“Sono contento di essere qui, c’è entusiasmo e c’è una nuova proprietà. Per me è andata bene. Il mercato? Non esistono calciatori incedibili, dipende da quel che si vuol fare, come si fa. Astori è un calciatore importante. Penso che abbia richieste importanti, se può migliorarsi è giusto che lo faccia. Noi saremo contenti se rimanesse qui. Lo stesso vale per Ibarbo e per tutti i giocatori del mondo, non esistono incedibili. Il Cagliari è un club in A da tempo, ma io e Giulini siamo persone diverse. Cellino è uno vulcanico, che si fa sentire e vedere, mentre mi pare che il presidente Giulini sia un tipo tranquillo, gli piace fare più dietro che davanti.
Sono stato contattato dal Bologna, avevamo un accordo ma al momento di definire tutto la situazione societaria in bilico mi ha spaventato”.
Come giudica la disfatta dell’Italia al Mondiale e da dove deve ripartire la Federazione?
“Non lo so da dove ripartire, non ho nomi. Il calcio italiano è rimasto indietro perché pensavamo di essere i più bravi”.
Dove pensate di agire per rinforzare il Cagliari?
“Abbiamo iniziato a parlare con il presidente e sicuramente ad oggi l’unica cosa che manca al Cagliari è lo stadio. Per il resto troveremo soluzioni importanti”.
Conti ha una forte personalità, come De Rossi con cui non ha avuto un grosso rapporto alla Roma. Come pensa di gestire la situazione?
“Non conosco il ruolo di Daniele Conti all’interno del Cagliari, da fuori ho sempre visto il leader in campo. Spero si risparmi qualche espulsione (ride, ndr). Su De Rossi credo che sia stato lui a soffrire me, di sicuro non il contrario perché ho sempre pensato a lavorare”.
A Roma poteva ottenere di più, magari con un maggiore aiuto di Totti e De Rossi?
“Totti e De Rossi hanno fatto tanto, sono giocatori importanti ma non sempre tutto viene bene. Non sempre si riesce a fare quel che si vuole”.
Essere al Cagliari è una sorta di rivincita sul calcio italiano? Ha voglia di rifarsi dopo i pochi mesi a Roma?
“Sono nel calcio da quarant’anni, non ho da prendermi rivincite con nessuno. Alla Roma ho fatto bene, magari altri non sono d’accordo. Abbiamo vinto con Inter, Milan e Fiorentina, siamo arrivati in finale di Coppa Italia ed abbiamo valorizzato giocatori da 90 milioni di euro”.
Il nuovo presidente Giulini: “Abbiamo iniziato da subito, prima del sì, a ragionare sulle esigenze per questa squadra. Non ci rivoluzioneremo ma verranno inseriti elementi di prospettiva e di valore. Il problema portiere non esiste perché due giorni fa ha firmato Simone Colombi, giovane forte. L’ho scelto io con l’appoggio del mister. Sceglieremo ora un profilo di maggiore esperienza per affiancare Colombi”.
Fonte: Sky Sport