(G. Piacentini) «Voglio lo scudetto, e anche la Champions».L’aria calda del Texas solletica i sogni di James Pallotta. Il presidente, durante la conferenza stampa prepartita di Real Madrid –Roma (giocata alle 3,15 italiane di ieri notte a Dallas), non pone limiti a prende ad esempio una squadra che lo scorso anno ha sfiorato una doppietta storica: «Dobbiamo ripetere il cammino dell’Atletico Madrid. L’obiettivo quest’ anno è vincere lo scudetto e anche la Champions. Abbiamo una rosa ampia rinforzata da un mercato decisamente positivo. Vogliamo essere una squadra di vertice, in Italia e in Europa, per ogni stagione e molto a lungo. Questa Guinness Cup è un assaggio di quello che ci aspetta il prossimo anno». Idee chiare. Come quelle che Pallotta ha nei confronti di Carlo Tavecchio, candidato principe al ruolo di presidente della Figc: «La nostra posizione è stata chiara dall’inizio, prima ancora che ci fossero ulteriori passaggi di questa questione. Riteniamo le sue dichiarazioni imbarazzanti e umilianti per l’Italia, non riteniamo questo candidato rappresentativo dell’Italia e sicuramente non lo è per la Roma. Francamente sono sorpreso che altri club offrano il loro sostegno. Per quel che mi riguarda, non è il nostro presidente di federazione».
Sarà ancora un pilastro della Roma, invece, Benatia che il presidente ha blindato una volta per tutte: «Non so se ci sia stato un problema di comunicazione, ma voglio mettere in chiaro che il giocatore non è mai stato in vendita. Non abbiamo mai ricevuto un’offerta e non abbiamo intavolato delle trattative. Benatia è importante, sia dentro che fuori dal campo». Pallotta però non esclude una cessione anche per rientrare in parte dei tanti soldi spesi in questa finestra di mercato (entro domani è atteso Carrasco, si lavora anche per Darmian): «Di sicuro non vogliamo smantellare una squadra che abbiamo costruito nel corso degli anni. Però nel calcio mai dire mai. È sempre bene ascoltare le offerte che arrivano anche se noi non abbiamo mai fatto il primo passo. Grandi club ci hanno chiesto di trattare alcuni giocatori di talento e, a parte Totti, io li metto tutti sullo stesso piano. Anche se non abbiamo necessità di vendere per risanare il bilancio». Tra loro anche Ljajic che insieme a Destro (per il quale la Roma però non accetterebbe offerte inferiori ai 30 milioni) è tra i principali candidati a fare le valigie. Poi un chiarimento sul nuovo stadio: «In qualsiasi progetto di questa portata ci sono voci discordanti. Siamo stati molto trasparenti, abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità. Parliamo di un progetto importante per Roma e l’Italia. Basti pensare alla piaga della disoccupazione giovanile in Italia, che è assolutamente inaccettabile. Creeremo 3000 posti di lavoro soltanto per la realizzazione dello stadio, altri 3000 se ne aggiungeranno a opera completata». Infine un paio di annunci: «In queste ore approfondirò i discorsi per l’acquisto di un calciatore americano (Yedlin, ndr). Poi ci sarà un comunicato relativo alla collaborazione tra la Roma e importanti vivai negli Stati Uniti».