(G. Piacentini) Il sorpasso, per certi versi, è ancora più clamoroso di quello operato con la Juventus per Iturbe. Stavolta la società superata all’ultima curva da Walter Sabatini è stata la Lazio, che si è vista soffiare Davide Astori.
L’ufficialità potrebbe arrivare già oggi, e l’ormai ex difensore del Cagliari dovrebbe raggiungere i suoi nuovi compagni, che la notte scorsa hanno giocato a Boston contro il Liverpool, negli Stati Uniti.
La svolta nella trattativa nel tardo pomeriggio di ieri, quando Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, si è presentato nella sala stampa del ritiro di Sappada per annunciare la fine della trattativa con la Lazio, la cui offerta non è arrivata a 7 milioni, e il rinnovo triennale del calciatore.
Discorso chiuso? Nemmeno per sogno perché dietro l’angolo c’era la Roma, con il d.g. Baldissoni che in un’intervista a Roma Channel dagli Stati Uniti annunciava il colpo, senza però fare il nome di Astori, che già lo scorso anno era finito nel mirino della società giallorossa. Il nome tuttavia è uscito subito dopo, e tutti gli incontri delle ultime settimane tra il suo agente e Sabatini hanno di colpo trovato un senso. Astori arriverà alla Roma in prestito oneroso di 2 milioni e riscatto fissato a 6: totale 8 milioni, uno in più rispetto a quelli chiesti dal Cagliari.Dopo la conferma di Benatia, l’arrivo di Astori completa di fatto il reparto arretrato giallorosso, e rende sicuramente la Roma ancora più competitiva nella lotta scudetto e in Champions.
«Noi – le parole di Baldissoni – guardiamo le qualità dei giocatori a prescindere dall’età, se riusciamo ad avere bravi giovani è meglio ma vogliamo vincere subito, e per questo i calciatori devono essere bravi. Gervinho? Ci ha chiesto un permesso di pochi giorni ma il suo ritardo non ha nulla a che vedere con le sue tematiche contrattuali, che non sono all’ordine del giorno. Sarà con noi tra pochissimi giorni». Insieme ad Astori.