(A. Pugliese/G. Zucchelli) Dalle incertezze di dodici mesi fa alla sicurezza di oggi. Dal sorriso tirato con cui si presentò a Trigoria il giorno dei suoi 30 anni a quello, più spontaneo, con cui oggi, che di anni ne compie 31, si allena a Boston, alla Tufts University. Sereno, soddisfatto, pronto, dopo tre anni, a fare tutta la preparazione con i compagni. Un anno, una figlia (Olivia) e 36 presenze dopo, Daniele De Rossi torna a scoprire quanto è bello vivere un’estate senza dubbi e polemiche.
Dal rinnovo al Manchester Non c’era più abituato, il centrocampista che Rudi Garcia ha trasformato definitivamente in terzo centrale aggiunto. Nel 2011, prima estate della Roma americana, a tenere banco era il suo rinnovo, che infatti arriverà soltanto a febbraio, in pieno inverno. A giugno e luglio del 2012, mentre era all’Europeo, la Roma prendeva Zdenek Zeman e iniziava a lavorare con il boemo che, come prima cosa, aveva chiesto Tachtsidis come centrale in mezzo al campo. De Rossi era a migliaia di chilometri, ma l’aria che tirava era già chiara: il feeling tra i due non sbocciò in estate, così come in autunno ed in inverno. E la stagione nata male si concluse nel peggiore dei modi, cioè con la sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio. De Rossi, poco dopo, lasciò Roma per andare in Brasile con la Nazionale con la testa piena di dubbi: da una parte l’Inghilterra e l’idea di una nuova vita, dall’altra Roma, la Roma e un nuovo allenatore (che lui vede «per la prima volta su Youtube mentre suona la chitarra»), una figlia di 8 anni, Gaia, e una in arrivo, Olivia, che nascerà poi a febbraio.
Festa con Garcia Per uno strano caso del destino, la sua vita ricomincia a 30 anni a Trigoria faccia a faccia con Rudi Garcia. Quel giorno stabiliscono un patto: De Rossi, fino a Ferragosto, è libero di scegliere se restare o andare via, poi, se entro quella data non si concretizzerà niente, rimarrà in giallorosso. E così succede. La fiducia cresce, la serenità anche e si arriva al primo gol dell’anno, a Livorno, firmato proprio da Daniele. Che sarà sempre l’autore della prima rete della Roma di Rudi Garcia.
I tifosi E sarà sempre anche Capitan Futuro, pure se il giorno in cui erediterà definitivamente la fascia da e di Totti si avvicina. Con buona pace di quei tifosi (pochi, ma a volte rumorosi) che ancora adesso gli rimproverano il contratto da 6 milioni l’anno che fa di lui il calciatore più pagato della rosa. De Rossi ormai ha imparato a convivere con i giudizi legati spesso più al suo stipendio che al suo reale comportamento in campo, così come ha imparato a convivere con le chiacchiere che, soprattutto in passato, hanno riguardato la sua vita privata. Oggi, che i paparazzi lo fotografano a Ibiza con le figlie, l’attuale compagna, Sarah, e l’ex moglie, Tamara, anche quell’aspetto inerente al divorzio burrascoso è stato messo a tacere. Basterà per essere giudicato soltanto per le prestazioni? De Rossi se lo augura. Così come si augura che questa stagione, la quattordicesima, possa essere quella del suo primo scudetto. Magari esprimerà proprio questo desiderio quando oggi soffierà sulle candeline dei suoi 31 anni.