(D.Stoppini) – Curiosi, questi Stati Uniti. Prendi la Roma, divisa tra due templi: in serata al Fenway Park, la casa dei Red Sox, la storia del baseball. Il piacere, verrebbe da dire. Ma prima il dovere, lo studio. E dove, se non alla Tufts University, una delle più prestigiose di Boston, 20’ di auto dal centro, un college che sa tanto di Londra con costruzioni basse a fare da contorno a un po’ di campi. Laggiù, ore 9 di mattina, ecco spuntare qualcosa di giallorosso. E un campo di soccer. Eccola la Roma, scende in campo. C’è Benatia in prima fila, tra Totti, De Rossi e Pjanic. Dopo la chiacchierata con Pallotta. E guarda la vita, vestito di giallorosso nell’università che ha consegnato la laurea a Khaldoon Al Mubarak, il presidente del Manchester City, la squadra che gli ha fatto girare la testa promettendogli un campus pieno di soldi. Mica solo lui: pure Pierre Omidyar, fondatore di ebay, si è laureato qui.
Primo test Non su ebay, ma sul mercato la Roma ci è andata giù pesante. E allora ben venga la tournée, che Garcia forse avrebbe preferito evitare: «Non è stata una scelta, ma se giochiamo subito contro grandi avversari vuol dire che stiamo diventando grandi». Il primo sfidante si chiama Liverpool: stanotte, ore 1.30 italiane, diretta tv su Roma Channel. «Voglio vincere, anche se si tratta solo di un’amichevole », dice il tecnico. Che però non farà giocare neppure un minuto a Pjanic e De Rossi, appena aggregatisi al gruppo. E che dovrà rinunciare per tutta la tournée a De Sanctis: il portiere ieri è tornato a parare dopo l’intervento al gomito, ma non giocherà nessuna delle partite in programma negli States. Tornerà in Austria, i pali ora sono di Skorupski.
Bambini e 2a maglia In campo c’erano tutti. Tranne Strootman, ovvio, che con Totti nel pomeriggio ha firmato autografi sulla seconda maglia, quella bianca, in un negozio di Boston. Seconda maglia che sarà vestita per la prima volta ufficialmente stasera, contro il Liverpool. Sarà ancora 433 in campo, che poi è la traccia di quanto si è visto nella seduta di allenamento di ieri, fatta di tanto possesso palla e lavoro atletico. E pure un po’ di torello, che ha fatto divertire i tifosi presenti. Non solo tifosi, ma pure i giovani giocatori locali della Gps, Global Premium soccer, che a fine seduta sono stati allenati dai vice di Garcia, Fichaux e Bompard. Titoli di coda con gli autografi firmati a bordo campo da Totti e Ashley Cole, quest’ultimo molto acclamato anche da qualche fan del Liverpool presente. Fair play inglese, viene da dire. O da campus universitario.