(M. Cecchini) – Valigie pronte: domani si parte per gli Stati Uniti. L’impressione, però, è che qualcuno farà bene anche a pagare tutte le bollette perché non è detto che non ci sia un trasloco in vista. Il «movimentismo» della Roma sul mercato, infatti, non accenna a placarsi e così addirittura si iscrive alla lista dei possibili partenti anche un apparente intoccabile come Mattia Destro.
Piazza gradita Intendiamoci, se è vero che nel club non esistono più incedibili, per far muovere l’attaccante marchigiano occorrerebbe una cifra non inferiore ai 25 milioni. Lo stesso giocatore, pur rassicurato dalla dirigenza, ha percepito che qualcosa sta cambiando intorno a lui e ne ha parlato col suo entourage. C’è da valutare, poi, che il primo settembre Destro si sposerà ed un trasferimento adesso sarebbe oltremodo impegnativo. Come dire, le piazze gradite sarebbero le solite grandi città del calcio (Londra, Parigi, Barcellona) o grandi potenze calcistiche, per questo il no detto da settimane al Wolfsburg non sorprende, così come le voci di un interessamento del Tottenham con blitz di Baldini a Roma (smentito). Il valore di Destro (inseguito anche dall’Inter) non si discute, ma a Trigoria hanno dubbi che abbia le caratteristiche del cannoniere che occorre, senza contare quegli spigoli caratteriali che a volte sono stati segnalati pubblicamente. Se Destro partisse davvero, si riaprirebbe anche la pista Eto’o (svincolato) e Cvitanich (Nizza) e magari si aiuterebbe anche il bilancio, che potrebbe essere rimpinguato pure dall’addio di Ljajic, non disponibile a un ruolo di comprimario. Un tormento analogo a quello di Florenzi, su cui prosegue il pressing di Fiorentina e Juve. Non a caso, in questo tourbillon, restano vive le piste Carrasco (Monaco) e Shaqiri (Bayern).
Caso Benatia Ma se per Destro c’è solo un «pour parler», più delicata è la questione legata a Benatia. Basti pensare che due giorni fa, in occasione della prima amichevole con l’Indonesia Under 23, prima il suo mancato inserimento tra i convocati, poi il «recupero» e infine il suo mancato impiego (ufficialmente per un problema alla caviglia) ha insospettito tanti. I giocatori trovano che Garcia in questi giorni sia più nervoso del solito proprio per questo, visto che la scadenza di fine luglio per toglierlo dal mercato, dinanzi a una grande offerta potrebbe sfiorire (oltre a Bayern e Chelsea, occhio al Manchester United). E l’allenatore francese non gradirebbe, visto che – se Totti e De Rossi sono i due leader riconosciuti – il marocchino per lui è il «capitano di tutti gli altri». Inutile dire che sul tema denaro i compagni sono quasi tutti solidali con le richieste di Benatia, a cui è stato proposto di inserire i bonus nel fisso (passando perciò da 1,2 a 1,8 milioni) e inserendo premi non stratosferici, che lo porterebbero a guadagnare quasi 2,2 milioni. Cifre considerate non adeguate dal difensore, che ha offerte vicine ai 4. Vlaar e Rolando Per questo, oltre a Basa (Lilla) e all’ex Toloi (tornato al San Paolo), sono pronte offerte per l’olandese Vlaar (Aston Villa) e Rolando (Porto) su cui c’è da battere la concorrenza dell’Inter. Insomma, alla luce di tutto questo, il messaggio al campionato è chiaro: la Roma non si ferma. (ha collab. Chiara Zucchelli)