(A.Catapano) – L’interesse pubblico dell’opera, poco riconoscibile; le compensazioni edilizie richieste per sostenerne l’equilibrio economico-finanziario, per molti eccessive; le modalità di accesso alla struttura, ancora incerte, soprattutto il trasporto su ferro; perfino i parcheggi, quanti, di che tipo e chi dovrà farsene carico.
RITMI FORZATI Lo stadio della Roma presenta più dubbi che certezze. Il tavolo tecnico allestito dal Comune e coordinato dall’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo continua a vagliare il progetto preliminare presentato da Parnasi e Pallotta (che nelle prossime ore si incontreranno a Boston). Il nodo più problematico riguarda l’accesso su ferro, su cui le parti sono parecchio distanti: il soggetto proponente si impegna con dieci milioni di euro a prolungare la metro B fino a Tor di Valle, il Comune chiede che arrivi fino alla stazione di Muratella, dove passa il treno per l’aeroporto di Fiumicino, operazione molto più costosa ma necessaria, secondo il Campidoglio, a dare all’opera il bollino di pubblica utilità. Il lavoro del tavolo tecnico procede a ritmi forzati. Oggi è in programma una riunione tra i cinque assessori coinvolti (Caudo, Masini, Improta, Leonori e Pancalli) in cui si farà un punto su tutte le criticità del progetto. Venerdì mattina gli assessori ascolteranno i gruppi di minoranza e nel pomeriggio illustreranno al resto della giunta, sindaco in testa, tutti gli esiti dell’istruttoria preliminare. La prossima settimana, col via libera della giunta, il tavolo tecnico lavorerà al documento finale con cui aprirà la Conferenza di servizi del 31 luglio. «Sia chiaro — ha precisato l’assessore allo Sport Luca Pancalli, anche per stoppare i mugugni dei suoi colleghi —: non mi risulta che l’iniziativa non sia percorribile. L’errore più grande sarebbe far diventare una cosa di destra o di sinistra un’iniziativa importante e coraggiosa. Va affrontata senza pregiudizi e non deve diventare questione politica».
POLEMICHE Lo è già diventata, in realtà. Ieri sulla questione si è iscritto a parlare il Movimento 5 Stelle, con un lungo documento in cui elenca i motivi per cui alla fine si «invita il sindaco a non consentire il proseguimento dell’iter autorizzativo del progetto, in quanto da ritenersi insostenibile». Inaccettabile per i grillini «l’ipotesi che la realizzazione non sia interamente a spese del privato e che dietro il progetto si scorgano evidenti manovre di speculazione edilizia».