(C. Zucchelli) Ieri l’allenamento, oggi «l’intervista» in ambasciata e, forse, domani la partenza per gli Stati Uniti. Dove lo aspettano Garcia, infastidito per il ritardo, e i compagni di squadra, impazienti di ritrovare l’arma in più della Roma dello scorso anno.
BORN IN THE USA Dall’America all’America, visto che un anno fa ebbe il suo primo contatto con il mondo giallorosso a Washington, Gervinho sta cercando di mettere fine alla sua lunga e tormentata estate. Calda, almeno per lui, iniziata con la discussione — a tratti piuttosto animata — per il rinnovo del contratto, portato a termine da un lungo lavoro diplomatico fatto dai dirigenti giallorossi e dal suo procuratore, lo stesso di Garcia e Keita. L’adeguamento è a un passo, l’attaccante guadagnerà sui 3 milioni a stagione più bonus. Lui è contento, la Roma anche, nonostante qualche mese fa un ulteriore esborso economico non fosse stato messo in preventivo.
PROGRAMMA E CONDIZIONE Garcia avrebbe voluto averlo già da una settimana come Pjanic e De Rossi, e invece i dirigenti giallorossi prima sono stati costretti a dargli il permesso di tardare per risolvere questioni familiari e poi lo hanno aiutato per facilitare la questione del visto, scaduto — ma lui non se ne era accorto — a giugno. Oggi Gervinho andrà in ambasciata accompagnato da Ricky Massara, braccio destro di Sabatini, e risponderà all’intervista necessaria per ottenere il visto per gli Stati Uniti. Poi tornerà a Trigoria ad allenarsi, come ieri assistito dal preparatore Ferrari. Domani stesso programma: allenamento e ambasciata, stavolta per ritirare il visto. Se tutto andrà come previsto, Gervinho dovrebbe poi partire con il primo volo disponibile per Philadelphia. Se non ce la dovesse fare, partenza rimandata a mercoledì mattina.Gervinho lavorerà coi compagni per una settimana scarsa, poi farà con loro tutta la preparazione in Austria. Pur alle prese con problemi familiari e burocratici, in queste settimane Gervinho si è sempre allenato. E ieri, a Trigoria, era già scattante e in perfetto peso-forma. Come se, dall’anno scorso, non si fosse mai fermato.